Pazza idea 3-5-2: perché sì e perché no
Durante l'allenamento per 10 minuti si è visto anche il 3-5-2. Giusto provarlo. Un bravo allenatore come Tesser non deve lasciare nulla al caso. Per alcuni la tattica non è importante (in campo si va in 11 e si gioca contro 11) ma in realtà tra la difesa a tre e quella a quattro ci sono tantissime differenze, alcune (sopprattutto per gli allenatori) anche filosofiche. Ma senza entrare nel merito cerchiamo di capire perché Tesser lo sta provando e soprattutto se può avere un futuro.
PERCHÉ SÌ – Tesser ama giocare con il trequartista. Ma questo primo scorcio di stagione ha dimostrato che se manca Piredda (peraltro appena arrivato e alla sua prima vera esperienza in serie B) la Ternana va un po' in difficoltà. Eramo gioca in un ruolo non suo, Falletti non convince a pieno l'allenatore. Allora per non snaturare nessuno perché non eliminarlo e trovare un modulo che si adatti meglio alle caratteristiche degli uomini a disposizione? I centrali difensivi non mancano (anche Fazio e Bastrini possono aggiungersi a Masi, Meccariello e Ferronetti), così come non mancano gli esterni di centrocampo: Vitale, Janse e Gavazzi. Con il solito Fazio e anche Crecco buoni per poter essere provati. In mezzo i centrocampisti ci sono così come gli attaccanti. Immaginatevela così:, una formazione senza trequartista (e quindi senza Piredda) Brignoli; Ferronetti, Masi, Meccariello (Bastrini); Gavazzi, Valjent, Viola, Eramo, Vitale; Avenatti, Ceravolo (Bojinov). Male? Insomma gli uomini ci sono, poi potete sistemarli come meglio credete, mischiarli: ma la possibilità c'è. E fa bene Tesser a studiarla.
PERCHÉ NO – Non è uno scherzo cambiare sistema di gioco. I giocatori hanno ora dei punti di riferimento, alcuni di loro sono ormai quasi un anno che giocano con Tesser. Un sistema di gioco è un rifugio: hai degli automatismi, in cui ti rifugi quando le cose non vanno bene. Stravolgere tutto può ingenerare confusione. E poi bisogna essere convinti: e il primo a esserlo deve essere il condottiero. Cambiare troppo spesso genera confusione nel gruppo. Vi ricordate lo scorso anno i continui cambi? Non hanno certo migliorato la situazione in casa rossoverde. L'ultima parola spetta naturalmente al campo. Stavolta a quello di allenamento. La controprova è solo lì, è lì che Tesser dovrà convincersi. O meno.