I problemi (attuali) della Ternana. E le soluzioni
Senza andare troppo indietro nel tempo (speriamo non ce ne sia bisogno ma l’analisi effettiva va fatta a bocce ferme) basta soffermarsi su questo periodo per cercare di capire le difficoltà della Ternana. E quindi trovare in tempo più rapido possibile delle soluzioni, sempre che ce ne siano.
Infortuni. Sono tanti inutile girarci intorno. Sono tanti e sono in ruoli chiave. Solo in difesa mancano Iannarilli, Sgarbi, Capuano e N’Guessand. Più Sorensen appena rientrato dall’infortunio. In mezzo al campo Pyyhtia è alle prese con un fastidio al ginocchio che non gli permette di essere in campo, sicuramente non con l’intensità che servirebbe. In attacco Favilli ha saltato le ultime due partite a causa del riacutizzarsi del problema al tallone che in un certo momento aveva superato e che ora invece non gli permette di scendere neanche in campo. Per molti di questi la stagione è finita. Per altri il recupero è davvero difficile.
Stato di forma. Se in difesa, nonostante le defezioni, le risposte sul campo sono state molto importanti anche da chi non aveva mai giocato finora (vedi Vitali e Boloca, giusto per dirne due, ma anche lo stesso Dalle Mura), lo stesso non può dirsi per gli altri reparti. Le mezz’ali a disposizione di Breda sono due di fatto e una di queste (Luperini) è apparso stanco. E’ un periodo in cui non riesce più ad essere determinante come a metà campionato. E anche a Brescia, dove avrebbe potuto segnare, non è riuscito a sfruttare le sue occasioni. E lo stesso si può dire di Casasola. Non a caso sono fra i giocatori della Ternana Ad aver giocato più di 2000 minuti. Gli altri? Iannarilli e Capuano (infortunati) e Raimondo. E qui arriviamo all’attacco. Raimondo non segna dalla 27esima: sono 8 partite. E che non abbia più la brillantezza giusta è evidente. Ed è un peccato visto che con i suoi gol la Ternana aveva costruito le sue vittorie. E considerato che anche Favilli è ai box, Breda deve trovare altre soluzioni. Discorso analogo per Pereiro: sempre molto intermittente. Dà sempre la sensazione di potersi accendere, ma non sempre gli riesce.
Concentrazione. Ancora una volta un gol subito allo scadere della gara. Lo abbiamo ripetuto ormai decine di volte. Sembra essere una (cattiva) abitudine della Ternana. Solo sotto la guida di Breda sono 2 volte lo Spezia, Pisa e ora l’Ascoli. Da aggiungere Como e Sudtirol con Lucarelli. Sono 9 punti. Troppi. Tantissimi. Sia per la classifica che per il morale. Poi è tornato un grande classico: il gol subito da calcio piazzato, quando devi essere concentrato. A Pisa e contro l’Ascoli è stato fatale un calcio d’angolo quando le marcature non possono saltare e la concentrazione deve essere altissima, soprattutto negli ultimi minuti. La Ternana di contro da calcio piazzato praticamente non segna mai, se escludiamo la botta da fuori area di Pereiro contro il Cosenza (comunque importantissima). E pensare che i primi gol di Breda sono arrivati proprio da calcio piazzato.
Le soluzioni? Non abbiamo noi la bacchetta magica, ma neanche Breda. Ma per migliorare la situazione rossoverde si proverà ad insistere proprio su questi aspetti. Intanto per quanto riguarda gli infortuni e gli stati di forma bisogna trovare delle soluzioni interne al gruppo squadra. Trovare delle soluzioni sia facendo leva sulle motivazioni, sugli ultimi sforzi sia andando a pescare su quei giocatori che finora sono stati utilizzati di meno, come è successo in difesa. Non a caso in questo periodo si vede più spesso Dionisi (che ha dato una grossa mano), o Favasuli (che è un jolly e che interpreta bene diversi ruoli) o lo stesso Distefano sempre più protagonista e dotato di una grossa capacità di resistenza. Serve mettere benzina nel motore, sfruttando al massimo tutti i cambi. E’ troppo importante fare oggi una corsa in più che può voler dire salvezza.
E poi naturalmente lavorare ancora sui calci piazzati: sia in difesa che in attacco. Possono fare la differenza, in partite tiratissime. Purtroppo è successo ma in chiave negativa.
Non avere fretta, non avere frenesia e sentirsi al sicuro aiuta, naturalmente. E in questo Breda è sempre stato bravissimo. A proposito del discorso di equilibrio fatto in passato.