Siamo rimasti in… 17: tra monte ingaggi, errori estivi e mercato di gennaio
Iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2000, scrive sul Corriere dell’Umbria dal 1997 e collabora dal 2008 con Tele Galileo come ospite fisso, nei programmi Anteprima Sport e Notte Gol.
Masi è squalificato (stop disciplinare non scontato a Chiavari) mentre Piredda (lesione del collaterale mediale) e Janse (distorsione al ginocchio) sono out. Inoltre Bojinov (infiammazione all’adduttore) e Russo (tendinite) sono in forte dubbio. A questo punto parlare di quadro allarmante in casa rossoverde in vista della sfida casalinga contro il Livorno appare perfino eufemistico.
Tesser infatti potrebbe ritrovarsi con soli 17 elementi a disposizione (compreso Ferronetti, non al meglio) e quindi potrebbe essere costretto a completare la panchina con 3 ragazzi della Primavera (presumibilmente Palumbo, Taurino e uno tra Russini e Boninsegni). Del resto con un organico di 22 giocatori (esclusi il terzo portiere Gava e l’infortunato di lungo corso Dianda) la Ternana è sempre sull’orlo dell’emergenza. Perché? Perché durante il mercato estivo a via Aleardi hanno scelto di allestire una rosa cortissima per ridurre drasticamente il monte ingaggi globale.
Scelta condivisibile in assoluto, ma attuata in maniera troppo radicale e quindi rischiosa. Evidentemente la dirigenza rossoverde (escluso Cozzella, che avrebbe operato in modo diverso se avesse avuto carta bianca) non conoscono il detto latino “est modus in rebus”. Nelle cose, in tutte le cose, esiste (o dovrebbe esistere) una misura ma forse in questo caso qualcuno ha esagerato nella volontà di risparmiare a tutti i costi. Ultima notazione. Finora le Fere hanno tenuto botta, ma alla sosta di gennaio (e alla riapertura delle liste) mancano ancora 13 partite. Anzi per Brignoli e compagni ne mancano 14, compreso il recupero della trasferta di Chiavari. Come a dire, due terzi del girone di andata. Col rischio di vanificare quanto di buono (molto) finora combinato da squadra e staff tecnico.