Harakiri Ternana, ma c’è una cosa che non deve mai mancare
Volto di Nuova Teleterni, scrive anche per Il Giornale dell’Umbria. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Twitter: @AlexLaureti
E' una Ternana che esce ridimensionata dalla doppia sfida casalinga. E' una Ternana bocciata sotto tutti i punti di vista quella che ha affrontato prima il Livorno e poi il Trapani. Il giudizio negativo è figlio di quanto fatto vedere in campo da Fazio e compagni. Due sconfitte in altrettante partite. Già questo andrebbe bene per la bocciatura. Come se non bastasse i rossoverdi in queste due gare hanno dato potenzialmente il peggio di loro. La Ternana, arrivata alla sfida contro il Livorno con la migliore difesa ha incassato 4 gol, quanti mai ne aveva subiti sotto la gestione Tesser. Ad aggravare la posizione dei rossoverdi c'è anche un solo gol realizzato, quello, inutile ai fini del risultato finale, di Ceravolo venerdì contro il Trapani. Un gol che ha illuso squadra, tecnico e tifoseria. Un po' come, a questo punto, ha illuso l'avvio di stagione della Ternana. Quella squadra frizzante, divertente e spensierata vista nelle prime gare del campionato si è andata pian piano smarrendo lasciando il posto a quella impacciata, imprecisa e confusionaria delle ultime gare. E' vero che Tesser ha bollato la sconfitta contro il Livorno come “una giornata negativa” ma è altrettanto vero che alla prova del nove, nel match contro il Trapani, i rossoverdi hanno steccato. Perchè le due reti dei siciliani sono frutto di altrettanti errori grossolani di Masi prima e Valjent dopo. E' una Ternana, questa, che tende spesso all'harakiri. Ma il bello di questo sport è che tutto può essere smentito in 90 minuti. E in soccorso della Ternana adesso viene anche il calendario. Per una squadra che in cinque partite davanti ai propri tifosi ha perso tre partite pareggiandone soltanto due la trasferta di Carpi rappresenta una sorta di salvagente. A patto che i rossoverdi ci si aggrappino con tutte le forze. Anche perché dopo aver smarrito la via è indispensabile ritrovarla in fretta nonostante gli infortuni e le squalifiche. Certo i limiti dell'organico adesso vengono fuori stante la contemporaneità degli eventi negativi. Ma questo era un pedaggio da prevedere. Speriamo che tutti l'abbiano previsto, cominciare dalla società. Perché oggi non servono processi ma unità d'intenti e soprattutto capacità di valutazione del momento, freddezza nel giudizio e serenità. Ad una squadra tanto giovane proprio la serenità non deve mai venir meno. I tifosi subito dopo la partita di venerdì l'hanno garantita a Gavazzi che era andato a parlare. E' lecito aspettarsi che l'atteggiamento sia comune a tutte le componenti.