Ripartire dai segnali positivi, adesso serve la svolta: l’analisi degli errori

Contro il Cittadella per rialzare la testa. La Ternana vuole uscire dalla crisi, che – almeno per quanto riguarda i risultati – c’è. I numeri non dicono tutto, ma dicono questo: tre sconfitte consecutive e dieci punti in classifica. E tanti, troppi, gol subiti. Le sconfitte sono tante, è vero, ma ognuna è arrivata per motivi diversi. L’ultima, con il Carpi, è stata fortemente condizionata dall’arbitro Minelli. Oltre al rigore (è anche ingenuo Sala nell’uscita), ha anche espulso il portiere: non era, però, una chiara occasione da gol. E da lì in poi è stata tutta un’altra partita, con il gol del 3-0 a primo tempo finito. Il risultato non deve ingannare, la Ternana comunque non ha mollato e ha anche trovato il gol, qualche indicazione positiva da parte della squadra (in dieci) c’è stata. 

In quella prima, contro il Trapani, pesa l’errore di Masi. Finché è rimasta in parità numerica, la squadra non ha fatto male. Ci sono stati errori nei calci piazzati: gli episodi hanno fatto la differenza contro una squadra molto in forma in questa Serie B. Prima del Trapani, la pesantissima sconfitta interna contro il Livorno: una giornata nera, storta. Dopo quella partita, la reazione c’è stata solo in parte: nelle prestazioni sì, ma i risultati non sono arrivati. 

Arbitri, episodi, anche sfortuna: tante cose non sono andate per il verso giusto, ma contro il Citadella bisogna invertire la rotta. Le prestazioni dovranno migliorare, dovranno arrivare soprattutto i risultati. Perché alcuni segnali positivi ci sono stati anche nelle ultime partite. Bisogna tornare a vincere in casa, i 3 punti al Liberati non arrivano dallo scorso campionato. Servirà però dare qualcosa in più: ritrovare morale con intensità e grinta, senza restare in dieci, con personalità e lucidità. Non è facile, soprattutto quando i risultati non arrivano. Servirà tempo e pazienza: fiducia, sempre, nel lavoro di Tesser. Per cambiare rotta, prima la crisi sia ancora più profonda.