Tante indicazioni positive per il derby. Con un possibile modulo inedito
Iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2000, scrive sul Corriere dell’Umbria dal 1997 e collabora dal 2008 con Tele Galileo come ospite fisso, nei programmi Anteprima Sport e Notte Gol.
Contro lo Spezia la Ternana avrebbe meritato di più, soprattutto in rapporto a un secondo tempo nettamente dominato. Dopo una partenza frenata, con uno sviluppo della manovra lento e poco incisivo la squadra rossoverde è cresciuta progressivamente, anche e soprattutto perché è salito in verticale Viola in cabina di regia. E così sono arrivate le clamorose palle-gol non sfruttate da Avenatti e Valjent. La supremazia territoriale delle Fere è diventata ancora più marcata dopo l’intervallo, ma Villa, secondo assistente del direttore di gara, ha pescato Bojinov in off-side attivo, vanificando l’incornata vincente di Avenatti su splendido cross di Gavazzi. E poco dopo su traversone di Gavazzi la botta ravvicinata dello stesso Avenatti è stata respinta “a corpo morto” da Piccolo, mentre su cross di Vitale sono stati Fazio e Gavazzi a impegnare severamente Chichizola. E così è andato in archivio il quarto pareggio casalingo stagionale.
Stretto, quasi come quello di 15 giorni prima contro il Cittadella. Ma ricco di indicazioni positive in ottica derby, a cominciare da quelle di ordine tattico. Perché con un tris di marcatori centrali, con un paio di laterali pronti a difendere e a spingere, con un terzetto di centrocampisti ben assortito e con un tandem offensivo che può contare su 3 titolari per 2 maglie le Fere possono trovare quella continuità di risultati finora mancata (tranne nel primo mese di campionato). Ma a prescindere dal modulo (che potrebbe essere un inedito 3-4-1-2, con Gavazzi tra le linee come “finto trequartista”) al “Curi” sarà fondamentale fare risultato. Per la classifica e per il morale.