E se Cozzella…
…avesse avuto ragione? Chi di noi non ha speso parole di fuoco contro il Direttore Sportivo della Ternana, Vittorio Cozzella, soprattutto lo scorso campionato, nel momento in cui i due costosissimi acquisti di oltre oceano, Felipe Avenatti e Cesar Falletti, non riuscivano a ingranare tra il malumore generale?
Si diceva che era stato assurdo spendere tutti quei milioni per due giocatori semi-sconosciuti, giovani e acerbi, acquistati in chissà quale modo oscuro e con quali quattrini. Si proclamava che con tutti quei soldoni sarebbe stato molto meglio comprare quei tre o quattro top-player di categoria che di sicuro avrebbero garantito alla Ternana almeno i play-off, invece di scialacquare un pacco di milioni per due "quasi-promesse" tutte da verificare. Si vociferava di manovre di "palazzo", di Juve che c'era dietro, di procuratori di alto lignaggio e di mediatori di piccolo cabotaggio che avevano "lucrato" consistenti fortune nella circostanza.
Certo all' ex pupillo di Tom Rosati non ha anche giovato il fatto di essere a volte scostante, poco propenso al dialogo, eccessivamente sulle sue, visto che un direttore sportivo dovrebbe saper gestire, oltre agli affari della società che lo stipendia, anche la sua immagine di "esternatore" del pensiero della società. Si dice che al tempo di quelle feroci critiche Cozzella abbia confessato a qualche suo amico fidato, immagino a denti stretti dalla rabbia, che a lungo andare si sarebbe preso le sue soddisfazioni con quei due giovanotti "uruguagi" (per dirla alla Brera) e che gli allora "detrattori" di Avenatti e Falletti si sarebbero poi trasformati come per incanto in "estimatori" degli stessi.
Ma guarda un po' com' è il calcio e, in ultima analisi, com'è la vita. Succede che, ceduto il "salvatore della patria rossoverde" Mirko Antenucci, la Ternana si trovi ad affrontare il campionato 2014/2015 praticamente senza attaccanti affidabili, visto che Ceravolo nella sue precedenti stagioni poco aveva convinto e che i nostri due ragazzi sudamericani avevano più che deluso nel corso della loro prima stagione in rossoverde, al punto da suscitare ripetutamente le ire funeste della tifoseria.
Succede che mister Tesser poi parta per il ritiro di Norcia con 10/11 giocatori più una cucciolata di "primavera". Punto.
Succede, inevitabilmente, che il d.s. finisca di nuovo nell'occhio del ciclone, peraltro in buona compagnia (…), travolto dalle critiche per l'ennesima campagna acquisti deludente, con esplicito invito a fare le valige proveniente da più parti, stampa inclusa. E, a proposito di "stampa", succede pure che qualcuno, da sempre molto vicino al d.s., cambi bruscamente direzione di marcia, unendosi al coro di critiche generale nei confronti dell' operato di Cozzella.
Cose dell'altro mondo, verrebbe da dire!
Succede pure che nel frattempo arrivino Diop e, soprattutto, Bojinov, ma il clima resti sempre aspramente critico nei confronti della "diarchia" di Via Alardi, vedi famosa conferenza di presentazione a Palazzo Spada. Poi…
Poi, invece, succede l' imponderabile… ma che dico: l'impossibile! Felipe Avenatti diventa l'autentico "simbolo" della Ternana 2014/2015, un vero e proprio "uomo-squadra". Segna e fa segnare, ma soprattutto, si trasforma quasi miracolosamente nello Zlatan Ibrahimović delle Fere! Succede che a Perugia, per esempio, si sognino ad occhi aperti (in verità rosicandoci pure non poco…) il nostro lungo attaccante, al punto da dire ripetutamente e monotonamente che se Camplone avesse avuto Avenatti ora il Perugia sarebbe stato primo in classifica al posto del Carpi…
Quanto a Cesar Falletti, invece, anche l'inizio di questo campionato non era stato positivo per il piccolo "delantero" uruguaiano. Poi… poi, il derby! Falletti all'improvviso si trasforma in Leo Messi, parte palla al piede da quasi centrocampo, si beve come rossi d'uovo tre o quattro difensori perugini, aggira il portiere Provedel e con un tocco beffardo gli fa passare la palla sotto la pancia: è il meritato gol del pareggio delle Fere contro il Perugia. Le scene di travolgente esultanza di compagni e tifosi che seguono spiegano bene quanto possa "fondamentale" un gol segnato nel derby!
E Falletti, da oggetto misterioso, da fumoso "pista-mentuccia", diventa (insieme a Bojinov) l'eroe del derby, il ragazzo che aveva affossato le presuntuose ambizioni degli spocchiosi perugini, l'emblema del riscatto ternano, il "profeta del gol" giunto da lontano a risollevare le genti della Conca da sempre fin troppo vessate dalla progenie etrusca vivente oltre Colle Capretto! Certo: Cesar dovrà ancora dimostrarci tanto, ma intanto è entrato a buon diritto nel cuore dei tifosi delle Fere. E non è poco!
E Cozzella…? Cozzella nel frattempo continua a vedere la partita (non tutta in verità) sotto la tribuna stampa lato curva Sud, a volte in compagnia di uno, massimo due amici; più spesso da solo, gioendo quando le cose vanno bene, incazzandosi rumorosamente (spesso con gli arbitri) quando le cose vanno meno bene, comportandosi insomma più da tifoso che da direttore sportivo con l'aplomb del dirigente in carriera…
Poi passa, guarda…e prosegue. Non una parola. Non una reazione. Ma all'attento osservatore all'inevitabile incrociarsi degli sguardi non sfugge quel quasi impercettibile lampo di orgoglio e di riscatto che scaturisce dai suoi occhi, quasi a voler dire con una semplice ma eloquente occhiata "ve l' avevo detto…". E, allora, la domanda sorge spontanea…
E se Cozzella avesse avuto ragione?