La teoria del tutto
Se alla fine del primo tempo vi avessero detto che la Ternana avrebbe vinto a Pescara cosa avreste detto? Impossibile. Perché la Ternana è stata praticamente inguardabile. Avevano fatto tutto gli avversari: dal gol del vantaggio a quello del pari, passando per una serie di azioni (magari non tutte pericolose, certo, ma comunque che hanno messo in apprensione la difesa rossoverde) che potevano anche far girare la partita in maniera diversa. Invece la Ternana ha avuto un grande merito: ha saputo reggere. Brignoli, Valjent e Fazio su tutti hanno cercato di stringere i denti e di mantenere la barra dritta.
La barca ha ondeggiato, ma, soprattutto, la parte più complicata non era soffrire ma non riuscire mai a ripartire. La squadra era troppo bassa, nessun contributo attivo per aggredire l’avversario, soprattutto a sinistra. Vitale irriconoscibile, Palumbo spaurito (nella prima parte), Crecco a strappi, Bojinov dolorante. Troppi giocatori “regalati” all’avversario.
Poi lo switch. Non sappiamo cosa abbia detto Tesser per cambiare le cose (a proposito, ancora condoglianze da parte di tutta la redazione di TernanaNews, per la scomparsa della mamma). Forse non era neanche dell’umore giusto, com’è naturale che sia. Ma la squadra è tornata fuori con una grandissima caparbietà. E’ sembrata letteralmente un’altra partita: più presente, più alta, più propositiva, più lucida.
Ha tirato, ha messo in difficoltà il Pescara, ha creato i presupposti per il gol. Senza perdere di vista la fase difensiva. Insomma una squadra autorevole. Come quella che (per esempio) aveva sbancato Frosinone.
E il risultato di oggi è molto importante: intanto agganciato il Pescara a quota 31 (e magari cresce qualche rammarico per qualche punto perso qua e là, anche per responsabilità non dirette della squadra) e poi perché a Pescara (nonostante una stagione altalenante) avevano vinto sì, ma tre big: Spezia, Bologna e Carpi. Insomma non un campo impossibile, ma solo da grandi.
L’unica continuità con la partita della scorsa settimana è che la Ternana per un tempo ha sofferto eccome. Ma poi è riuscita a trovare comunque i tre punti. Soffrire così non fa sempre bene ai tifosi, ma se il risultato sono sempre i tre punti, forse vale la pena.
In realtà bisognerebbe capire il perché di questi approcci: giocare un tempo e portare via sempre la vittoria non può essere naturale. A meno che non sia una tattica: e allora alla Ternana converrebbe scrivere un manuale: come vincere giocando un tempo…