Il singhiozzo rossoverde non passa più. Ultime 48 ore di mercato: e Cozzella?

Il singhiozzo rossoverde non passa più. Ultime 48 ore di mercato: e Cozzella?

Stavolta la Ternana è stata inguardabile. Senza tanti giri di parole. Sui nostri appunti fatichiamo a trovare un tiro pericoloso della Ternana. Forse quello di Viola ad inizio partita, sicuramente quello di Bojinov in rovesciata. Fine. Per una squadra che voleva riprendersi la copertina, con il doppio turno in casa favorevole per rimanere in alto, è davvero poco.

Ma anche per rimanere in B è poco. Non riusciamo a trovare continuità con questa squadra, ma quello che è più strano (dalla partita di oggi) è che contrariamente alle altre volte la Ternana non ha giocato neanche un tempo. Il Vicenza è sicuramente una buona squadra, con molta qualità e un bravo allenatore. Ma sembravano loro i padroni di casa. Hanno tenuto la partita in pugno, sono stati pericolosi praticamente quasi ogni volta che provavano ad accelerare.

Non è un problema di sistema di gioco, come si è visto anche oggi. Poco cambia da 4312 al 352. Squadra piatta, senza profondità. Che sia Avenatti dipendente? Forse sì, visto che alla prima senza di lui la squadra ha sofferto eccome. E soprattutto visto che quando segna Felipone porta sempre punti. Ma stavolta la Ternana oltre a non essere pericolosa, ha anche ballato troppo. La difesa era stata uno dei punti di forza di Tesser, ma con un reparto così decimato è sicuramente più difficile. Insomma tutto da rivedere e per Tesser c'è ancora molto lavoro da fare.

Come per Cozzella a Milano? Se c'era una speranza di poter migliorare la squadra poteva passare dalla vittoria di oggi: qualche punto in più per sognare. Ora invece bisogna guardarsi dietro, perché la classifica è cortissima. Quindi nessun sogno di gloria, ma magari qualche aggiustamento sì. Non certo la cessione di Ceravolo (che non arriverà) magari l'arrivo di Bubnijc difensore croato dell'Udinese che la Ternana sta seguendo da tempo e che l'Udinese potrebbe anche cedere in prestito. Poi qualche cessione (Russini per metterre nelle gambe qualche minuto) o qualche scambio. La squadra non si rivoluziona. Va bene così: cambiare tanto per farlo, non conviene. Ma neanche rimanere fermi, a tutti i costi.