Lettera aperta di Zadotti: “Tifosi, vi spiego perché la Ternana è ormai in vendita e non è stata ancora ceduta”

Lettera aperta di Zadotti: “Tifosi, vi spiego perché la Ternana è ormai in vendita e non è stata ancora ceduta”

Il presidente Francesco Zadotti scrive ai tifosi della Ternana. Ecco la sua lettera – che riportiamo in versione integrale – dal sito ufficiale TernanaCalcio.com:

"Cari tifosi

Partiamo da un presupposto indispensabile: siamo dalla stessa parte. Entrambi, anche se per diverse ragioni, amiamo la Ternana: Voi perché fà parte della Vostra vita, dei Vostri ricordi e del Vostro essere ternani; io perché l’ho ricostruita e coccolata come una figlia per il quale ti auguri il meglio possibile.

Perciò se Voi poteste, per dare più possibilità finanziaria alla Ternana, paghereste 3 o 10 volte il costo dell’abbonamento, se io potessi prenderei i migliori calciatori della Serie A

Purtroppo sia io che Voi, se vogliamo continuare ad essere persone rispettabili, dobbiamo fare i conti con le nostre tasche. Quando ho saputo delle limitate disponibilità finanziarie messe a disposizione per questa stagione, ho ritenuto necessario sondare la possibilità di dare ad altri la gestione della Società, cedendola.

Finora nessuno, né da Terni né da fuori si è proposto con la stessa serietà e concretezza con la quale noi abbiamo portato avanti questa Società che, anche per questo, gode del rispetto di tutto il mondo calcistico italiano. Ci appartiene ed appartiene a tutti i ternani, dobbiamo tutti esserne orgogliosi. 

Ora se avete imparato un po’ a conoscermi sapete che non dico questo per piaggeria, ma solo per un sentimento di vicinanza a tutti coloro che vivono la Ternana con la passione e l’amore dovuto a questa maglia rossoverde. A tutti coloro che conducono una vita normale, e che hanno sempre seguito la squadra: chi da figlio con il proprio padre e chi da padre che pensa di portarci il proprio figlio e non è rivolta certamente a quelli che la usano come pretesto per riempire la loro vuota esistenza". 

Con affetto,    

Francesco Zadotti".