Ternana fatti bella e spietata per lo scontro finale
Sostegno totale per i rossoverdi in una sfida che peserà anche sul futuro della città
Pareggio con prevalenza Ternana. Si potesse aggiungere un più al punto conquistato dai rossoverdi a Bari sarebbe ancora più marcato il vantaggio tratto dall’1-1 del San Nicola. Un vantaggio che prima del match era aleatorio: avesse vinto il Bari sarebbe svanito. Invece il gol di Pereiro che ha firmato il finale dell’andata dei play out ha regalato alla Ternana la possibilità di salvarsi anche nel caso in cui dovesse maturare un altro pari nel match di ritorno. E non è cosa da poco. E questo è uno dei motivi che ci fanno propendere per il bicchiere pieno. Non fino all’orlo ma pieno si, certamente, come già sottolineato su questo sito con un altro editoriale.
Non è la linea editoriale adottata ma il semplice pensiero emerso da novanta minuti e passa di Bari. Dalla Ternana bellissima e poco cinica (così adesso si usa definire la squadra che sbaglia sotto rete) che ha letteralmente annichilito avversari e pubblico presente.
Personalità da vendere, trame di gioco rimandate a memoria e occasioni da gol che alla fine hanno promosso a MVP il portiere del Bari che ha pure parato un rigore. E questo, ovvero il rigore sbagliato, quarto nella stagione, è l’unico aspetto negativo della trasferta. Ma in questo caso c’è poco da fare. In allenamento tutti perfetti in partita molto cambia. Anche per Casasola che a Perugia, nella passata stagione, era stato infallibile.
Però la Ternana dal San Nicola è uscita col petto in fuori e la certezza che, facendo le cose per bene, può avere ragione anche del Bari costruito per salire in serie A. lo ha detto il cammino in campionato e lo ha spiegato esplicitamente l’andata dei play out.
Ma si tratta di una certezza che non garantisce il successo stasera. Perché la partita è tutta da giocare e le vittorie si costruiscono in campo. Mattone si mattone, minuto dopo minuto, sbagliando il meno possibile.
Non sarà facile, anzi siamo convinti che sul piano psicologico potrebbe diventare ancora più complicata dell’andata. Perché è la seconda di due partite e ogni errore peserà come un macigno. E i minuti finali, anche con una situazione di parità sembreranno non passare mai.
Una prova ulteriore di maturità per la banda di Breda che si aspetta, a ragione, il sostegno totale della città. Badate bene, della città, non soltanto dei tifosi. C’è chi sui social ha scritto “ricreiamo una seconda Cesena” facendo riferimento a quei 15mila che salutarono la promozione in C1 dei mai dimenticati Tobia e Bronzetti. Allora erano i ternani, tutti, che spingevano la squadra, che l’avvolgevano in un caldo e proficuo abbraccio, facendola sentire anche elemento di crescita per la città stessa.
Quell’ambiente si sta ricreando con il sold out del Liberati promesso e confezionato, con famiglie intere allo stadio per spingere la squadra oltre l’ultimo ostacolo, il più impervio. Una spinta emotiva più sostegno che pressione aggiunta ad una squadra che è pienamente consapevole dell’importanza di questa partita inusuale, che arriva dopo 38 partite di campionato, 26 delle quali giocate a ritmo play off. Una sfida da tutto o niente.
D’accordo, parliamo di una partita di calcio, certo. Ma questa è una partita diversa da tutte le altre. E’ una di quelle da dentro o fuori. Da futuro roseo a cielo plumbeo. Perché nessuno può dimenticare che per tutti scendere dalla B alla C equivale al classico bagno di sangue. Per la Ternana, con i progetti che sono in ballo, lo sarebbe ancora di più. Perché tutto potrebbe tornare in discussione.
Per questo Ternana-Bari di giovedì è una questione cittadina. Sarebbe un errore madornale relegarla al pur importante fatto sportivo ad interesse esclusivo degli appassionati di calcio. Per questo ci aspettiamo qualche iniziativa che faccia toccare con mano a Iannarilli e soci la vicinanza di tutta la città.