Trapani-Ternana, le 5 cose che ho imparato

Ora il cielo è scurissimo sopra Terni: le Fere affondano nella parte destra della classifica, resuscitando un Trapani che non vinceva da tempo immemore, con una prestazione agghiacciante. Con il calendario sempre più in salita, le paure rischiano di diventare realtà per la Ternana. Queste sono le cinque cose che la sfida del Provinciale di Erice ci ha insegnato:

1 – Adesso la luce fuori dal tunnel appare lontanissima.

Perchè prima arriva il Carpi nella terra di nessuno del Liberati, con la capolista che, per giunta, deve riscattare un imprevisto stop interno contro il Pescara; poi perchè si va a Cittadella e visti i risultati scadenti raccolti finora dalla Ternana nelle sfide decisive, come gli scontri diretti per la salvezza, non può che esserci pessimismo in questo momento.

2 – Al Provinciale si è visto un approccio alla gara da incubo.

Pensare che doveva essere la partita decisiva, quella da non sbagliare. Invece, una Ternana completamente in bambola ha preso due gol assurdi, ma la cosa che spaventa di più è il fatto che i rossoverdi non sono praticamente scesi in campo: le Fere si sono viste a (rari) sprazzi, prevalentemente concentrati tra il 14' e il 20' del primo tempo, ma globalmente la prestazione, in una partita che era una questione di vita o di morte nel campionato rossoverde, è stata gravemente insufficiente. 

3 – Che disastro la difesa!

I rossoverdi hanno preso dei gol semplicemente incredibili, facendosi dominare costantemente dal Trapani – lo stesso Trapani che non segnava da 450 minuti e che alla Ternana ne ha segnati 4 – sui calci piazzati, sulle situazioni di uno contro uno nei pressi dell'area e, soprattutto, concedendo agli avversari regali clamorosi, come ripetuti svarioni difensivi che sono costati realizzazioni subite. Doni impacchettati ad un Trapani che, avendone disperatamente bisogno, li ha accettati e se li è presi senza starci troppo a pensare su. In Serie B funziona così.

4 – Questo non è il vero Andrea Sala.

Non può essere il vero Andrea Sala. Non quello visto a Trapani: timido, impacciato, impreciso su ogni pallone o quasi e soprattutto che regala ingenuamente colpi da KO agli avversari. Il vero Sala è quello visto più volte in passato, quello del miracolo su Curiale quando la partita era ancora, teoricamente, raddrizzabile: quella è la sua versione migliore, quello è il portiere a cui si vogliono affidare le chiavi della porta rossoverde il prossim'anno, quando Brignoli non sarà più a Terni.

5 – I giocatori infortunati non si dovrebbero rischiare.

Le immagini di un Felipe Avenatti lento, impacciato e, soprattutto, vistosamente zoppicante hanno impressionato tutti i tifosi rossoverdi e, soprattutto, hanno fatto sorgere questo quesito: è stato opportuno rischiare un giocatore così fondamentale, già recuperato per miracolo, per neanche un tempo di gioco? L'infortunio di Avenatti è stato delicato e una ricaduta è l'ultima cosa che serve a questa Ternana. Chissà se questi pensieri li ha avuti anche Valeri Bojinov all'uscita dal campo: il bulgaro non stava bene e Tesser ha dovuto cambiarlo, ma la sensazione comune, percepita in quel momento, è che Valeri non abbia gradito la sostituzione.