Tre cose che tengo, tre cose che butto di Trapani-Ternana

Tre cose che tengo, tre cose che butto di Trapani-Ternana

È difficile, dopo quest’ultima sconfitta, trovare qualcosa da salvare nella prestazione della Ternana, complice anche la delusione, che brucia così a caldo. Allora è più facile partire dalle cose da buttare, quegli errori che dobbiamo cercare di non commettere più, soprattutto in questo finale rovente di campionato, che ci vede così tanto vicini alla zona play out. 

La prima cosa da buttare è la confusione, tattica e mentale, con la quale siamo scesi in campo i primi dieci minuti: solo Trapani, tanti passaggi sbagliati, tanti disimpegni a volte superficiali e leziosi, che infatti ci sono costati i primi due gol nel giro di pochissimo tempo. Dobbiamo smettere di regalare minuti agli avversari, perchè non sempre loro li regalano a noi. E questo vale anche per il periodo durante il quale le Fere sono rientrate in partita, pareggiandola, ma non trovando mai la zampata per poter passare in vantaggio. 

Da cestinare, con rammarico, anche gli errori in difesa, complice soprattutto una prestazione sbiadita di Andrea Sala. Il giovane portiere rossoverde non riesce a trovare ne’ la forma ne’ la posizione migliore in campo, troppe insicurezze e qualche inciampo, coronato dal guaio commesso in occasione del quarto gol del Trapani. Il tutto con l’aiuto di alcuni momenti di confusione nei quali sono caduti i difensori della Ternana.

Altra cosa che dovremmo buttare quest’oggi è la scelta di gettare nella mischia Felipe Avenatti. Non sappiamo quali siano le motivazioni che hanno portato Tesser ad operare questo cambio, ma francamente non è sembrato azzeccato. Avenatti non è in forma, si sapeva e si è visto: si è toccato spesso la caviglia, ha zoppicato, non ha giocato come il giocatore che siamo stati abituati a conoscere quest’anno, e, a costo di ripeterci, quando Felipe non gira, la squadra fatica.

E da tenere, quali sono le cose da tenere? 

Be’, da tenere oggi c’è la prestazione di qualche singolo, in primis quella di Fabio Ceravolo. Lotta, corre e si danna pur di trovare il gol, e quando lo trova cerca sempre di trovarne un secondo, anche se non gli riesce. È meno “egoista” di quanto sia solitamente, da bravo attaccante, e cerca di mandare in gol anche i suoi compagni. Non che sia stata una prestazione superlativa, ma sicuramente li davanti ha dato tutto quello che aveva.

Un discorso per certi versi simile si può farlo per Valeri Bojinov, la seconda cosa da tenere, almeno parzialmente. Anche se rispetto al suo compagno di reparto sembra più appannato e meno mobile, il suo lo fa, e lo corona con il gol del momentaneo pareggio. Di sicuro non è il Valeri dei tempi migliori, di strada ce n’è da fare, ma non scordiamoci che è la seconda partita che gioca dopo il lungo stop forzato, servitogli per rimettere in sesto una caviglia malconcia, e forse è più per questo che per stizza che esce dal campo guadagnando subito la via degli spogliatoi.

Da custodire e curare, infine, anche le fiammate di Davide Gavazzi, un giocatore che ha sempre qualcosa da far vedere. Anche lui un po’ lontano, ancora, dalla condizione top che ha raggiunto prima di quel virus gastro- intestinale che lo ha fermato prima della partita casalinga contro la Virtus Entella, oggi si è prodigato in lungo e in largo in campo, pur commettendo qualche errore e qualche sbavatura. Sua e solo sua l’azione dal quale è nato il gol di Bojinov: si è incaponito fino a che non è riuscito a crossare un pallone perfetto per la testa dell’attaccante bulgaro. La grinta, insomma, non gli manca mai.