Tre cose che tengo, tre cose che butto di Ternana-Carpi

Sicuramente la speranza era quella di riprendere un po' di quota dopo le tre sconfitte consecutive, e non certo di ritrovarsi, per la prima volta quest'anno impantanati nella zona play-out della classifica. Sicuramente questo pezzo sarebbe stato scritto se non a cuor leggero, almeno con meno amarezza in bocca. Eppure, in questa ennesima sconfitta casalinga della Ternana, non è tutto da buttare. Le cose che tengo, come al solito, sono tre, e non è stato molto difficile trovarle.

Tengo innanzitutto la compostezza dello stadio durante il minuto di silenzio. Può sembrare una cosa che esuli completamente dalla partita, ma raramente ho visto tutti i settori di uno stadio immobili, spettatori tutti in piedi e soprattutto raramente ho sentito il silenzio vero. Oggi sì.

Tengo l'impegno e la voglia, che non sono mai mancati. Perchė se oggi si possono fare dei rimproveri alla squadra, di certo non possono riguardare lo sforzo fatto per portare a casa un risultato utile. Non una partita eccellente, questo è ovvio, ma non c'è mai stato un momento in cui la Ternana abbia dato l'impressione di voler gettare la spugna, anzi, fino al novantacinquesimo si è provato a riaprirla, o quanto meno a riacciuffarla per i capelli. Insomma, la reazione, almeno a livello mentale, c'è stata.

Tengo i ritorni di Ferronetti e Dianda titolari. Due buone prove al rientro fra gli undici di partenza, addirittura Salif è rimasto in campo fino alla fine, senza paura nei contrasti e senza paura di proporsi anche in avanti, con un po' di comprensibile stanchezza sul finire della partita, ma sempre con la voglia di far bene. Ferronetti ha giocato più di metà partita, si è ripreso il centro della difesa a tre e, nonostante qualche sbavatura e qualche indecisione, la sua esperienza in campo si è fatta apprezzare in più di una occasione. Due giocatori che, recuperati a pieno regime, faranno la differenza davvero.

Ma certo la partita contro il Carpi non è stata tutta rose e fiori. E infatti abbiamo perso, e in questa sconfitta ci sono ovviamente delle cose da buttare, tanto più in questa situazione di classifica.

Butto le occasioni sprecate. Troppe volte siamo arrivati sotto porta e abbiamo sbagliato, mancando di lucidità e di cattiveria agonistica. Troppo spesso abbiamo perso il momento giusto per il tiro, e ci siamo ritrovati impantanati in mezzo alla difesa avversaria. La salvezza arriva anche e soprattutto dai gol realizzati.

Butto l'ennesimo gol preso su palla inattiva. Non tanto per il gol in se', perchè da calcio d'angolo può succedere, quanto perchè sono davvero troppi i calci piazzati che ci mettono in difficoltà, e quello di oggi non è che l'ultimo. E pensare che Tesser in allenamento dedica buona parte del tempo a studiarli. 

Butto la classifica. Adesso più che mai, ci piacerebbe prenderla e accartocciarla, perchè come ha detto anche l'allenatore oggi, è brutto in questo momento ritrovarsi invischiati nella zona per la lotta per non retrocedere. Ora è obbligatorio trovare un modo prevenirne fuori, perchè questa posizione a bene vedere non ci rispecchia, e non rispecchia le potenzialità e il cammino complessivo della squadra. E allora, tutti insieme, dobbiamo crederci, perchè mantenere la categoria è l'unico vero obiettivo della stagione.