Visti dalla curva – Arriva un pari da non buttare. Per diversi motivi…
Il punto conquistato dalla Ternana al Tombolato si presta a diverse interpretazioni. Per qualcuno era una partita da vincere, per qualcun altro era importante non perdere. Nel calcio, si sa, ognuno ha la sua chiave di lettura. Noi proveremo a dare la nostra, anche se è sottinteso che può rappresentare solo parte delle opinioni sparse tra i tifosi.
I ragazzi di Tesser, nell'atteso scontro diretto, sono entrati in campo offrendo un approccio che neanche il più inguaribile degli ottimisti definirebbe con parole positive. Le fere sono apparse impaurite e vulnerabili, e hanno lasciato presagire una partita tutta in salita. Il blocco è sembrato più che altro mentale, anche a giudicare da come è andato il resto della gara. Considerando i primi venti minuti, onestamente, è difficile ricordare frangenti in cui ci siamo spinti in avanti, proponendo qualche azione. I due miracoli di Brignoli, invece, dopo pochi minuti di gioco, ce li ricordiamo fin troppo bene. A metà del primo tempo, però, la Ternana è uscita fuori e ha fatto la partita per i restanti settanta minuti. Infatti i rossoverdi hanno preso in mano il comando delle operazioni e lo hanno tenuto fino alla fine, fatta eccezione per qualche brevissima fase. Sulla qualità del gioco si può sempre discutere, anche quello del Bayern Monaco può essere sottoposto a critiche e migliorie. Però, con un po' di realismo, la prestazione della Ternana – sotto questo punto di vista – dovrebbe essere considerata positiva, considerando il momento che stiamo attraversando. La Ternana è riuscita a scrollarsi di dosso la paura iniziale e a dare vita a una partita tutt'altro che noiosa, giocata a visto aperto e aperta a qualsiasi risultato. A livello di gioco, altre volte, abbiamo visto di peggio. A Cittadella, per lo meno, è tornata una squadra parente di quella (ottima) che avevamo visto fuori casa fino a un mese fa. E' mancato, quello di sicuro, qualche spunto migliore in area, anche se qualche buona trama si è vista. Meno bene, invece, per quanto riguarda i rischi corsi in fase di copertura. Ad essere onesti, la squadra più pericolosa – quella che ha confezionato le occasioni da gol più limpide – è stata proprio la formazione di casa. Il Cittadella non ha giocato da protagonista e non ha messo sotto la Ternana, ma al Cittadella è stato concesso il lusso di poter segnare più di una volta. E in modo fin troppo evidente. Se vogliamo trovare l'attenuante, il motivo delle occasioni concesse agli avversari potrebbe essere proprio l'aver provato a vincere la partita.
Alla fine della storia, insomma, questo punticino dovrebbe essere visto di buon occhio. Per dei motivi abbastanza intuibili. Innanzitutto, una Ternana ancora una volta a corto di uomini e col morale sotto le scarpe, è andata a pareggiare uno scontro diretto, fuori casa, contro una squadra che veniva, invece, da un periodo di forma eccezionale. In secondo luogo, una delle palle-gol create dai padroni di casa poteva benissimo condannarci alla quinta, devastante, sconfitta consecutiva (grazie Brignoli, grazie palo). Infine, stavolta non si può dire di essere stati sfortunati, quindi, ce lo auguriamo tutti, il pari conquistato potrebbe rappresentare l'inizio di un rilancio mentale e non solo. Perché questo pareggio è maturato al termine di una prestazione sufficiente, che è andata in crescendo anche da un punto di vista psicologico. Pareggi come quello di Cittadella, sarebbero stati sicuramente più salutari delle recenti sconfitte. La classifica è sempre brutta, ma la serie B, si sa, ti concede l'opportunità di migliorarla in breve tempo. E allora forza ragazzi e forza mister.