Eccolo, il punto G su cui costruire una grande Ternana! Ma il mercato…

Testa alta, poche parole, tanti fatti. Non nascondiamoci: ogni volta che questi ragazzi fanno vedere di che pasta sono fatti, l'orgoglio vale doppio. Perché sono i giovani il vero successo di questa Ternana, costruita con due spiccioli sul mercato e dunque con Attilio Tesser costretto a fare di necessità virtù, lanciando tanti ragazzi in un palcoscenico mai semplice come il campionato di Serie B.

PUNTO G – E allora chiamiamolo punto G, perché l'effetto è bello. L'effetto dei Giovani, quelli bravi che hanno passato anche l'esame del derby: Antonio Palumbo si è meritato la convocazione in Nazionale Under 20, un classe '96 (!) che ha fatto il titolare in una Ternana tutt'altro che rilassata o rilassante. Lotta per non retrocedere. Lui ha messo il coltello tra i denti e l'intensità, le sue qualità. E i risultati sono stati ottimi. Come per Martin Valjent, un sostanziale '96 d'adozione (è un dicembre '95…) che tra centrocampo e difesa ha giocato tanto, tantissimo. Fisso in Nazionale Under 21 slovacca, è una gioia per gli occhi a vedersi: serio, tosto, cattivo nel senso agonistico del termine. Ce ne fossero, così.

LE CERTEZZE – Giovani che sembrano certezze. Felipe Avenatti, ad esempio, uno che ha la Serie A nel destino e che sarà anche altalenante, tutto vero. Ma ci sta. Le qualità sono ottime e la Serie B la vale tutta. E ancora un Biagio Meccariello che sta crescendo partita dopo partita e ha vissuto un derby da leone lì in difesa, tanto per dirne un altro. Questi ragazzi stanno diventando certezze totali in una Ternana che ha avuto bisogno di loro, come loro stanno vedendo in Terni il posto ideale dove crescere.

SOSTENERLI PER ESPLODERE – Detto del trampolino di lancio, è giusto pensare a una Ternana competitiva per il futuro. Perché prima di tutto salvezza, chiaro; ma poi c'è da programmare una stagione in modo diverso dall'ultima. Investire è fondamentale, ancor più puntando su giovani così validi. Sostenerli – sul mercato – con giocatori di categoria diventa basilare. Non è un togliere spazio, anzi; è un ottimizzarne il rendimento. Come ha saputo fare il Carpi, senza spese folli, anzi. Ma quando qualcosa serve, va fatta. Cosa che a Terni non è accaduta, vedi un difensore in inverno. Che sia da lezione per l'estate: una grande Ternana dev'essere fatta da giovani, ma anche da chi conosce la categoria. Per la gioia di tutti.