Ternana, senti Proietti: “Se non mi fischiano un rigore come quello su Casasola mi arrabbio”
Il centrocampista scherza anche sul cambio di numero: “L’8 era preso, in ritiro mi dicevano che ero sovrappeso così ho scelto l’80”
“Ho male alla schiena per colpa della ginocchiata che mi hai dato Curcio (ride)”: inizia così il botta e risposta a distanza tra Mattia Proietti oggi centrocampista del Gubbio e Alessio Curcio, attaccante della Ternana, entrambi ospiti di Area C programma firmato Trg.
Quello del “Barbetti” è stato un punto buono?
“Fa piacere aver portato a casa un punto contro una squadra che è tra le favorite per la vittoria finale. Ci tenevamo a fare bene perché era un derby e per dare continuità ad un lavoro iniziato a luglio. Sia noi che loro dobbiamo crescere e migliorare. E’ un risultato che non scontenta nessuno. Sicuramente sia noi che loro avremmo voluto vincere. Confrontarsi con le squadre forti ti fa crescere parecchio”.
Hai incassato i complimenti dei tuoi ex tifosi…
“Da Terni arrivano più complimenti adesso che quando giocavo. La scelta di andare via non l’ho fatta io.
Il Gubbio è ancora in fase di costruzione?
“Sicuramente noi abbiamo cercato da luglio di tracciare una strada anche con il mercato aperto abbiamo completato la squadra negli ultimi giorni. E’ un modo d’interpretare la squadra che va assimilato. Le volte che abbiamo lavorato bene siamo riusciti a creare potenziali occasioni che non sono diventate concrete per errori di scelte. Dobbiamo riuscire a calarci meglio nella richiesta del mister. Cinque giocate semplici portano il risultato, una un po' strana e fuori dagli schemi spesso va controcorrente rispetto a quello che è il tema della squadra.
Arbitri…
“Per me il rigore di Casasola poteva starci. Dal vivo, per dinamica poteva essere rigore. Se non mi fischiano rigore così mi arrabbio. Idem ci poteva stare quello di Corsinelli. Sul gol ero davanti, ho sentito solo il fischio mentre Cianci stava colpendo. Ad intuito credo abbia fischiato il fallo di confusione. A me l’arbitro di sabato non è nemmeno dispiaciuto. Con noi giocatori ha avuto un discreto dialogo a differenza di altri con i quali fai fatica ad interagire. Come sbagliamo noi sbagliano anche loro. Quando c’è dialogo tutto è più ammissibile.
Come si pone il Gubbio in questo campionato?
“Noi abbiamo un buon potenziale da tirare fuori. Ancora non lo abbiamo fatto e questo mi fa ben sperare. Anche noi abbiamo cambiato tanto. Noi dovremo fare anche conto con la regola degli Under. Sono tutte cose che vuoi non vuoi, almeno ai nastri di partenza, possono toglierti. Non abbiamo il Curcio di turno per storia o il Donnarumma che ha fatto la storia, speriamo lo diventerà. Il direttore è una persona ambiziosa, come la società, il direttore, io e i miei compagni”.
Gubbio-Perugia nuovo derby…
“Il mio pensiero è sul Gubbio ma resto una Fera e il derby è il Perugia. Difficilmente i derby sono belle partite. Non ne ricordo in passato. Sarà una partita tattica. Loro vorranno rifarsi della sconfitta patita a Carpi. Noi vogliamo dare seguito a quello che è un inizio di stagione al di sopra di quelle che potevano essere le aspettative ad inizio estate”.
Hai cambiato numero di maglia…
“Sono un appassionato dell’8 ma ormai è sempre preso. In ritiro mi prendevano in giro perché dicevano che ero sovrappeso e così ho scelto l’80 (ride)”.