Debolezze rossoverdi!
Non si può proprio fare affidamento sulla Ternana. Sulla sua continuità, sul suo rendimento e sulla sua tenuta mentale!
Quando si pensa, in seguito alla brillante e convincente prova di Latina, che il peggio è ormai alle spalle e che alcune caratteristiche della squadra siano diventate delle certezze si viene improvvisamente sconfessati da una prestazione incolore che riporta tutti sulla terra ed apre nuovi e più inquietanti interrogativi sul suo futuro.
La sconfitta casalinga con l’Avellino di Attilio Tesser ed il comportamento della squadra appare tuttora inspiegabile proprio per come è maturata e per le motivazioni addotte dagli addetti ai lavori nel dopopartita.
Breda, Mazzoni, Simone Longarini hanno esternato la loro delusione per il modo in cui la squadra ha perso, per come ha approcciato la partita.
E come dar loro torto, e come non condividere tutto quello che è stato detto.
Partita scialba, brutta che non può essere riabilitata da quei dieci minuti finali e da quelle due o tre situazioni favorevoli capitate.
Nella posizione di classifica in cui si trova la Ternana, solo 10 punti e terz’ultimo posto anche se in condominio con altre formazioni, nessuno può cullarsi sugli allori, nessuno deve perdere la concentrazione necessaria per affrontare un avversario al meglio e nessuno può permettersi il lusso di snobbarlo. E questa, al di là di quelli che sono i limiti della squadra, anche se crediamo che la rosa sia abbastanza competitiva e che garantisca a Breda le giuste alternative, è la prima delle regole da rispettare.
Peccato, perché questa squadra ha bisogno di certezze, di acquisire la consapevolezza dei propri mezzi e la vittoria di Latina poteva costituire la base di lancio per trovare tutto ciò. Ed, invece, è tutto da rifare, ovvero ricomporre i cocci dopo una prestazione così deprimente e di tornare ad acquisire qualche certezza in grado di rilanciare la squadra, farla crescere visto anche che molti sono i giovani in formazione.
E, soprattutto, sperare in un recupero di uomini importanti come Coppola e Ceravolo, non ce ne vogliano gli altri, ma soprattutto il primo sul piano caratteriale, della personalità è quello che fa la differenza in questa squadra.
Uno come l’ex catanese sabato non avrebbe accettato così passivamente che l’Avellino costruisse la sua vittoria senza che la Ternana reagisse. Lo abbiamo visto poche volte in campo con la maglia rossoverde ma è bastato per capire di che pasta sia fatto e di quale sia la sua importanza sul piano caratteriale e della personalità per la Ternana.
Ora, dopo la disamina di Mazzoni a fine partita, non resta altro ai rossoverdi che trarre insegnamento da quelle parole, cancellare dalla mente quella prestazione e riprendere il discorso iniziato a Latina ed interrotto al Liberati sabato scorso.
Con l’invito, però, ad una riflessione anche per il tecnico Roberto Breda. Sappiamo, per sua stessa ammissione, che non è un simpatizzante del turn over e che è restìo ai cambiamenti nel momento in cui crede di aver trovato la quadratura del cerchio. E sì che la prestazione di Latina gli aveva offerto alcune certezze come quella contro l’Avellino, però, qualche dubbio, perlomeno sulla tenuta del reparto difensivo e sul rendimento di qualche giocatore, deve aver per forza minato quelle certezze. Insistere sarebbe controproducente per la squadra e per i giocatori stessi per cui riteniamo che un pizzico di coraggio in più non guasterebbe. Anche perché si eviterebbe di far fare figuracce a giocatori che, invece, possono e devono tornar utili per la risoluzione delle problematiche che affliggono la squadra. Del resto le alternative esistenti non sono poi così scadenti. Anzi.
L’importante ora è non perdere la calma, ritrovare quella grinta e quella intensità che hanno rappresentato il segreto delle vittorie contro il Bari e contro il Latina cercando di superare il momento di difficoltà anche con il recupero di giocatori che potrebbero rivelarsi determinanti per la risoluzione delle problematiche esistenti. Siamo alla dodicesima giornata ed ancora non abbiamo potuto verificare l’importanza dell’apporto di Signorelli, di Grossi, due elementi che potrebbero tornar utili per il centrocampo rossoverde.
Certo, insieme a loro la Ternana deve ritrovare il migliore Avenatti, fa tristezza vederlo giocare in tono così dimesso. E pensare che a Latina non era affatto dispiaciuto. Sabato è tornato ad essere, invece, quel giocatore la cui presenza è risultata impalpabile. Con una giustificazione, però, ovvero che le sue condizioni fisiche, come rivelato da Breda a fine partita, non sono ottimali. Un motivo in più per evitargli delle figuracce!