Ternana squadra da trasferta? Ciò che conta è la continuità
Vincere due partite in trasferta, seppure consecutivamente, può essere sufficiente per appiccicare addosso
alla Ternana l’etichetta di “squadra da trasferta”? A dirla di getto ci sembra prematuro anche se poi la
discussione delle ultime ore si è incentrata proprio su questo aspetto. Prematuro a nostro avviso per un fatto
su tutti: la Ternana con Breda due partite le ha vinte anche in casa e contro Novara e Bari, squadre d’alta
classifica. E con Toscano aveva pareggiato contro la capolista Cagliari segnando allo scadere, rimontando
quindi, operazione sempre assai complicata per i nostri.
Così sono sette i punti conquistati al Liberati contro i sei in trasferta. Equilibrio quindi, almeno fin qui. Per
questo consideriamo ancora prematuro attaccare addosso ai rossoverdi un’etichetta specifica. Anche perché,
sempre a parer nostro, questa squadra deve ancora spiegarsi al campionato e ai suoi tifosi. Forse anche allo
stesso Breda. Perché se c’è una qualità che manca a Mazzoni e soci è l’equilibrio inteso anche come
continuità di rendimento. Equilibrio in campo che a volte salta, continuità di rendimento che fino ad ora non
è stata mai trovata. Perché è una Ternana che sembra fatta apposta per divertirsi sulle montagne russe. Una
volta su e un’altra giù. Mai un doppio risultato utile.
Ecco perché alla fine della partita di Pescara sono stati Breda e i suoi i primi a sottolineare quanto sia
importante trovare una continuità di rendimento, condizione irrinunciabile per tirarsi fuori dai guai
definitivamente.
Di sicuro i continui cambi di formazione, molto spesso forzati, hanno complicato la vita al tecnico che ha
lavorato prevalentemente su due moduli per dare un’identità alla squadra, certezze ai giocatori. Ma come
ogni allenatore avrebbe magari preferito poter individuare un nucleo di titolari, diciamo 13-14 giocatori sul
quale innestare, in caso di necessità, alternative sempre molto credibili. Invece squalifiche e infortuni
insieme alle convocazioni in nazionale, hanno costretto Breda a cambiare spesso formazione, a volte
addirittura a rivoluzionarla, tutto a scapito di quell’equilibrio di gioco e quella continuità di rendimento che
erano e restano il traguardo intermedio dell’allenatore, quello indispensabile per fare punti e tirarsi fuori dai
guai. Intanto, attingendo dalle seconde linee e recuperando qualche titolare al posto di chi era un po’
ammaccato la Ternana ha pescato un bel jolly a Pescara portandosi via tre punti di platino. Punti che
speriamo possano darle quella carica e quell’autostima indispensabili per affrontare con il piglio giusto la
sfida di domenica contro l’Entella. Partita da vincere anche per cominciare a trovare quella continuità fin qui
inutilmente ricercata.