Sprofonda la Ternana: ora tutti sulla stessa lunghezza d’onda

Sprofonda la Ternana: ora tutti sulla stessa lunghezza d’onda

Tre sconfitte nelle ultime quattro giornate, tre battute a vuoto consecutive, la classifica peggiorata inevitabilmente tanto da far sprofondare la Ternana in piena area retrocessione. In estrema sintesi la consapevolezza che i sogni di gloria dovranno essere riposti rapidamente nel cassetto. Salvo poterli tirare fuori quando le cose saranno migliorate in modo sensibile. Ma per arrivare a che questo auspicio diventi realtà è indispensabile che la Ternana torni a vincere in casa prima ancora che in trasferta. Serve una risposta immediata il risultato che riscatta l’ultimo passaggio a vuoto. Anche perché la Ternana potrebbe sprofondare in una crisi di nervi oltre che di identità visto come ha perso a Crotone. Problemi che si sommano ad altri problemi in una situazione che sta diventando difficile da gestire. Anche se nessuno era nelle condizioni di potersi fare soverchie illusioni sul tipo di campionato che la Ternana avrebbe disputato. Troppe le situazioni complesse attraverso le quali la squadra è dovuta passare. Dall’estate travagliata con la campagna acquisti iniziata con quaranta giorni di ritardo, al traumatico cambio di guida tecnica, al cambio di metodologia di lavoro sul piano fisico, ai tanti infortuni con i quali Breda ha dovuto far conto. Insomma, un percorso ad ostacoli dal quale la squadra sembrava poter venire fuori con pochi danni. Almeno fino alla vittoria di Pescara. Le due ultime sconfitte invece hanno reso ancora più difficile uscire dall’area più rischiosa della classifica. Sconfitte che hanno un identico marchio di fabbrica: gli errori individuali che si sovrappongono a qualche carenza di squadra, che vanificano anche prestazioni importanti come quella di Crotone. Ma sono errori di tutti non di un singolo calciatore. Basta riguardarsi i filmati delle partite. Troppo facile individuare uno o due capri espiatori. E’ la Ternana che perde e vince di squadra ed è da squadra che deve lavorare, ragionare e lottare se vorrà venirne fuori rapidamente. Senza chiedere sostegno a chicchessia perché il problema è suo e soltanto con le proprie forze può risolverlo. Senza dimenticare che le prestazioni fatte di coraggio e di impegno estremo sono le uniche in grado di catturare il sostegno e la passione di una tifoseria che forse si era illusa ma che, di fronte a prestazioni importanti, saprà di sicuro adattarsi alla nuova realtà. Che poi non è altro che il ripetersi di quelle degli anni passati. Lottare e soffrire per la salvezza in attesa di giorni migliori. Importante è che tutti siano sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. Squadra, tecnico e società: la tifoseria è già preparata a questo.