Fere, primo terzo di stagione da dimenticare
Dopo 14 gare le Fere hanno appena 13 punti dall’attivo (media 0,9 a partita), in virtù di 9 sconfitte (in casa contro Livorno, Perugia, Avellino e V. Entella e in trasferta a Trapani, Modena, Salerno, La Spezia e Crotone), di 4 vittorie (quelle interne contro Novara e Bari e quelle esterne contro Latina e Pescara) e di un solo pareggio (contro il Cagliari al “Liberati”). Rendimento disastroso, come quello dell’Ascoli, che infatti condivide con la Ternana il terz’ultimo posto davanti a Como e V. Lanciano. Pessima anche la differenza reti, con 14 reti all’attivo e 22 al passivo (meglio soltanto di Como, Avellino e Brescia). Ma il dato peggiore è quello legato al rendimento casalingo, con 7 punti raccolti in altrettante partite (davanti al Como fanalino di coda). E allora? E allora è necessario invertire subito la rotta, facendo bottino pieno contro il Vicenza. La compagine veneta vanta il migliore rendimento esterno del torneo cadetto con 11 punti conquistati in 7 gare (grazie a 3 vittorie, 2 pareggi e altrettante sconfitte) e quindi rappresenta il peggiore avversario possibile, ma fare bottino pieno è fondamentale. Anche perché nelle successive 6 partite in programma prima della fine del girone di andata soltanto un paio (contro Como e V. Lanciano) verranno disputate al “Liberati”. E solo conquistando 10-11 punti, onde “girare” a quota 23-24, i rossoverdi potrebbero affrontare con sufficiente serenità la sosta di gennaio. Altrimenti si profilerebbe un girone di ritorno da vivere col cuore in gola, con l’incubo della retrocessione diretta o dei play-out.