Ternana, uno scatto ancora!

Quella contro il Pescara non sarà stata una bella partita ma, fatto non trascurabile in questa fase del campionato, ha regalato una vittoria alla squadra rossoverde che ha dato slancio ad una classifica, già rivitalizzata, cinque giorni prima, dalla vittoria di Avellino.

Insomma, son bastati due risultati utili consecutivi per ribaltare una situazione fattasi preoccupante dopo i terribili passaggi a vuoto contro lo Spezia, il Bari e il Perugia.

Vista dall'esterno questa evoluzione della Ternana, sette punti in tre partite, può risultare una semplice combinazione di fattori positivi ma andando a scavare non possiamo non rendere dei meriti alla squadra ed all'allenatore.

A nostro avviso, ma ci sono i dati obiettivi a dimostrarlo, Breda ha svolto un buon lavoro raccapezzando i cocci di una squadra contestata ed accusata di ogni colpa e “ rinchiusa” nel ritiro di Norcia dove non è stato facile convivere con la pesante posizione di classifica. Lui, può piacere o no il suo modo di far giocare la squadra o di gestire la partita in corso, si è messo pazientemente, senza proclami o frasi ad effetto, a lavorare sul morale dei calciatori, sull'affinare il modulo da adottare e a ricompattare un gruppo scosso dagli insuccessi di quel periodo.

Dalla parte opposta la disponibilità dei calciatori: hanno reagito con coraggio e con umiltà alle critiche, alle contestazioni ed hanno dato quel qualcosa in più che ha permesso loro di attutire i colpi della crisi con il pareggio interno contro il Latina, definito come un brodino da tutti ma importantissimo per interrompere lo stato di crisi, e di uscirne con la vittoria di Avellino e con quella contro il Pescara.

La classifica attuale, 43 punti, ben 8 punti di vantaggio sulla zona play-out, fotografa un buon margine di sicurezza, ma l'operazione salvezza deve essere ancora completata e prima di altri discorsi è bene non perdere quella concentrazione e quello spirito di sacrificio e di compattezza che ha contraddistinto queste ultime prestazioni. Il calendario non è assolutamente facile, Entella e Vicenza in trasferta e Crotone in casa, e quindi occorre la stessa dedizione e lo stesso spirito agonistico delle ultime prestazioni.

Mantenere la categoria è l'obiettivo più importante da perseguire, per mantenere il diritto di essere ai nastri di partenza del torneo cadetto anche nella prossima stagione. Molti si chiedono, lecito farlo, con quali prospettive e con quali programmi. E' impossibile dare una risposta non avendo contatti con la controparte ovvero con la proprietà, ormai defilatasi dalla scena dopo la partita persa ad Ascoli. Difficile capire anche se i rumors su eventuali trattative per la cessione possano avere delle probabilità per essere concluse, per essere concretizzate o se, invece, Simone Longarini, dopo un anno di esperienza vorrà continuare nella sua esperienza alla guida della società di Via Aleardi. L'unica cosa certa per il momento è che continuano i suoi incontri con i rappresentanti delle Istituzioni per definire la questione “ Convenzione “ e per valutare situazioni che potrebbero essere di interesse comune.

Difficile capire anche se un anno di gestione di una società di calcio possa essere servita per fare esperienza e capire quali e quanti siano stati gli errori commessi e che potrebbero aver condizionato il campionato ed il cammino della squadra. E' auspicabile un ritorno ad un colloquio con la piazza, per lungo tempo ignorata, lasciata in balia di sé stessa, è auspicabile un ritorno a quegli incontri con la stampa in cui ricevere delle risposte certe, esaustive che possano evitare il rincorrersi di indiscrezioni, di verità che poi verità non sono, che minano l'ambiente e lo rendono instabile. Ci piacerebbe, insomma, incontrare il Simone Longarini del 2 di luglio quando in quella prima conferenza stampa il massimo esponente rossoverde chiarì alcuni aspetti della vita della società di Via Aleardi, ma soprattutto fece intuire che stava per aprirsi un capitolo nuovo nella vita della Ternana calcio. Non vogliamo tornare su quello che è stato fatto, sugli errori commessi ma vogliamo sperare che l'esperienza fatta, nel caso di uno suo impegno anche per il prossimo futuro, possa aiutarlo a programmare e pianificare una gestione societaria e sportiva più consona ad una società di serie B. Ovvero di un campionato importante in cui l'improvvisazione deve essere lasciata da parte se non si vogliono correre rischi di scivolare anche di fronte alle minime difficoltà.

Insomma, siamo dell'idea che l'indifferenza non giovi a nessuno. Nemmeno a Simone Longarini a cui si deve riconoscere la capacità di onorare gli impegni presi ma che, a nostro avviso, dovrebbe giovarsi di una struttura societaria adeguata oltre che avere un approccio diverso con la piazza ternana. Un approccio più aperto, più alla luce del sole.

Ne guadagnerebbe la sua gestione societaria e sportiva e la passione per la Ternana, scemata da anni ed anni avari di soddisfazioni sportive, potrebbe tornare ad essere contagiosa.