Ternana ma cosa ti è preso? Ora è meglio aver paura…
Come dilapidare un patrimonio in cinque mosse. Cinque partite fa la Ternana aveva appen vinto con il Pescara e si era issata a quota 43. Qualcuno (quotidiani nazionali) diceva che con un filotto di vittorie, visto il calendario non irresistibile, avrebbe potuto anche sognare. Noi non ci abbiamo neanche pensato a questo, ma non pensavamo neanche che si sarebbero aperte le porte della crisi.
Da allora la Ternana ha messo insieme 2 punti. Praticamente soltanto uno in più del disastroso avvio di campionato quando in mezzo alla bufera la Ternana era riuscita a pareggiare con il Cagliari, quando erano arrivate le dimissioni di Toscano a causa dell'incomunicabilità con il patron Longarini e con la partita di Salerno gestita da Avincola. Insomma prima dell'era Breda.
Ora tutta questa serie di situazioni extracampo non ci sono. Ci sono stati, anche durante la gestione di Breda momenti in cui le questioni che non riguardavano il campo avrebbero potuto influire negativamente sui risultati. Ma l'allenatore della Ternana è stato bravissimo a isolare tutti e a portare a casa i punti. Ora però le ingerenze societarie, i problemi extracalcistici, le polemiche esterne c'entrano poco.
La sensazione, vista da fuori, non è che la squadra non abbia voglia o abbia dimenticato come si giochi a calcio. La sensazione (lo ripetiamo perché non vogliamo mancare di rispetto al lavoro di nessuno) è che questa sia una squadra stanca. Arriva per seconda sulle cosidette seconde palle (quelle spizzate di testa magari dopo il rinvio del portiere), negli anticipi spesso si vede fischiare fallo contro mentre prima era imperioso l'anticipo, in attacco non c'è più quello spunto magico che invece prima vedevamo almeno 10 volte ogni partita. Insomma sembra mancare la lucidità e la tenuta. Quando sei più stanco spesso fai delle cose sbagliate perché non riesci a ragionare bene. E la Ternana sembra stanca, con la lingua di fuori.
Di certo non ha aiutato il turno infrasettimanale che ha costretto Breda a spremere ancora di più i propri giocatori. Di sicuro non hanno aiutato gli infortuni che hanno costretto lo staff rossoverde ad insistere soprattutto sugli stessi giocatori piuttosto che su altri. Di sicuro ha influito il fatto anche che la rosa della Ternana non sia poi così profonda: alcuni giocatori (infortuni a parte) sono stati utilizzati poco perché evidentemente non ritenuti all'altezza dall'allenatore, altri perché ci si aspettava che facessero un campionato totalmente diverso, altri ancora per decisioni tecniche.
La Ternana pur essendo la squadra che ha fatto il maggior numero di sostituzioni 114 su 114 disponibili (come il Cagliari) è anche la squadra che ha schierato il minor numero di giocatore, ancora una volta come il Cagliari: 25 giocatori hanno almeno una presenza. Forse non è un caso che anche il Cagliari ora sta tirando un po' il fiato… E a questo aggiungiamo che di questi 25 giocatori uno è Sala (il secondo portiere), tre (Troianiello, Monteleone e Dianda che addirittura è andato via e che ha 3 presenze) non hanno giocato più di un'ora. A questi va aggiungo anche Masi, messo fuori rosa per questioni di "mercato".
Questa può essere una spiegazione. L'altra è sicuramente la situazione fisica di alcuni punti cardine. Gonzalez ormai è mesi che gioca con il mal di schiena, Vitale era reduce da infortunio esattamente come Palumbo e hanno dovuto giocare entrambi due partite di seguito, Falletti ha male all'inguine e gioca con le infiltrazioni (ma non si allena), Zanon ha giocato con un lieve problema muscolare… Se la squadra non è in palla queste cose si sentono.
Ecco perché bisogna aver paura. Quando ci sarebbe da tirare fuori la zampata vincente, lo scatto migliore dell'anno la Ternana avrebbe bisogno di bere un bicchier d'acqua.
Ora la situazione non è drammatica, ci mancherebbe pure. Ma oltre le energie mentali (e attenzione perché la paura è un morbo imprevedibile e insidioso) bisonga recuperare le energie fisiche. Mancano 4 partite alla fine. Trasferte a Como e Lanciano (a questo punto potremmo definirlo scontro diretto) in casa contro Cesena e Brescia.
Con 45 è difficile credere di essere salvi. Servono punti. Subito.