Una salvezza strappata con i denti ma meritata
Anche in questa stagione la Ternana è riuscita a salvare la " pelle" e ad agosto potrà ripresentarsi regolarmente al via del prossimo torneo di B. Non è stato semplice conseguire la salvezza in virtù delle tante vicissitudini che hanno rischiato di compromettere il cammino della squadra.
Non era facile per nessuno: per la squadra che non ha avuto la necessaria continuità nei risultati e quella personalità da serie B assente in molti giocatori nè per il tecnico che avrà anche commesso i suoi errori ma che ha il merito di non essersi mai lasciato andare, che ha mantenuto un profilo basso anche quando, a gennaio, la società non gli ha corretto la rosa ed, anzi, gli ha tolto di mezzo uno come Masi. E lo ha messo ancor più in difficoltà lasciandolo solo a guidare la squadra con l'esonero di Guglielmo Acri.
Breda ha cercato di difendere sempre e comunque la squadra, mantenendo saldo il gruppo aldilà di qualche piccolo screzio che è possibile registrare in qualsiasi altro gruppo di lavoro.
Poi, come detto, ha anche qualche responsabilità in alcune scelte non sempre ottimali, non sempre è riuscito ad imprimere la svolta ad alcune partite con cambi risultati poi inadeguati, ma gli si deve riconoscere grande propensione al lavoro, a lui ed al suo gruppo, e la meticolosità con cui ha preparato ogni singola partita.
La salvezza non arriva per grazia ricevuta, ne sanno qualcosa a Livorno che, partito con altre ambizioni, dopo quattro turni in testa a punteggio pieno, si ritrova a lottare per evitare la retrocessione diretta. In Toscana hanno cambiato per ben 5 volte allenatore eppure si ritrovano in una situazione, sportivamente parlando, drammatica. E questo dimostra come a volte anche gli allenatori più bravi non riescono ad invertire una situazione di precario equilibrio. Lui, Breda, invece ci è riuscito!
È difficilissimo lavorare con l'acqua alla gola, e la Ternana c'è stata svariate volte nella stagione, e se ne è venuta fuori qualche merito lo avrà pure l'allenatore.
Senza dimenticare, poi, che quando Breda ha preso in mano la squadra la Ternana aveva racimolato un solo punto in classifica dopo 5 giornate e che giocatori che dovevano fare la differenza hanno vissuto una stagione incolore. Avenatti, Signorelli, tanto per citarne due, dovevano essere l'arma in più della Ternana ma, purtroppo, il loro rendimento è stato discontinuo, e non certo pari al nome che portano.
Ora, che la categoria è salva, riteniamo che SImone Longarini debba uscire allo scoperto e dichiarare ai quattro venti quelli che sono i suoi programmi, forse e più corretto affermare quelli di Edoardo Longarini, mettendo fine, però, ad una gestione non lineare.
I ternani, oggi come oggi, non vogliono la luna, o meglio non dovrebbero volerla, ma un pò di chiarezza sui programmi, sugli obiettivi programmati, o meglio conoscere le linee guida di un'intera stagione. Difficilmente, dopo tanti anni di gestioni approssimative, di decisioni che spesso hanno penalizzato il rendimento della squadra, se le cose non cambieranno la tifoseria tornerà ad affollare i gradoni del Liberati, difficilmente tornerà ad appassionarsi in massa alle vicende rossoverdi. E una squadra senza tifosi al seguito, senza una passione tangibile intorno e che continua ad essere un corpo estraneo nella comunità ternana sul piano sportivo non ha futuro. Partecipazione e condivisione potrebbero essere le parole giuste per restituire interesse verso le vicissitudini della squadra di calcio della città e per vivere tutti insieme un campionato importante come la serie B.
Dalla parte dei tifosi, invece, è auspicabile un minor spirito critico e una maggiore tolleranza evitando bocciature e giudizi affrettati che portano spesso ad una conflittualità che non giova al conseguimento di brillanti risultati.
Non resta che attendere le linee guida della società per la prossima stagione augurandosi, però, che sabato pomeriggio la Ternana possa riscattare l'infausto pomeriggio dell'andata quando i bianconeri rifilarono ben 4 gol ai rossoverdi. Vincere è bello, ma farlo umiliando gli avversari è irrispettoso!