C’è il Cesena, allora il campionato non è finito
Oggi c'è il Cesena, allora il campionato non è finito. Eppure in settimana si è parlato soprattutto di futuro inteso come prossima stagione.
Ma questa non è ancora arrivata ai titoli di coda. Allora? Allora bisogna restare ancorati al presente e rimandare i discorsi sul futuro a campionato concluso. Tanto, parliamoci chiaro, il traguardo è dietro l'angolo. Dopo Cesena resteranno soltanto due partite. Tempo per discutere e analizzare le mosse della società ne avremo. Adesso è meglio concentrarsi sull'attualità, sul Cesena. Perché la squadra di Drago vuole i tre punti per continuare a credere nei playoff. Basta poi fare un giro sui maggiori social per capire come Ragusa e soci ci tengano particolarmente ad uscire dal Liberati con l'intera posta in palio.
Dall'altra parte Roberto Breda ha provato a tenere alta la concentrazione. Dall'inizio della settimana ripete che la Ternana è salva solo in linea teorica e che si rossoverdi manca l'aritmetica certezza. Ovvero alla squadra mancano ancora un paio di punti per dirsi al sicuro e iniziare a programmare le vacanze estive. Un concetto che ha ripetuto anche ieri nella consueta conferenza stampa della vigilia: "il Cesena ha bisogno di punti per centrare un posto nei playoff, noi per l'aritmetica salvezza".
Il problema è che la Ternana arriva a questa partita con una squadra rabberciata è una rosa falcidiata da squalifiche e infortuni. Per arrivare a 20 convocati, Breda, ha chiamato pure i tre Primavera Tascone, Sernicola e Battista. Venderemo all'opera per la prima volta Santacroce. Belloni avrà una chance importante al pari di Zampa e probabilmente di Dugandzic. Perché dico questo? Perché la Ternana e Breda, dopo aver ipotecato la salvezza con il gol di Avenatti e la parata di Sala ora chiede l'aritmetica alle altre seconde linee. Sapranno essere all'altezza? Di sicuro per molti la sfida di oggi sarà l'opportunità tanto attesa, quella da cogliere al volo.