Verso il derby: porte chiuse la solita scelta, e la più logica. Ecco perchè
La Ternana di questo momento non può permettersi distrazioni e men che meno passi falsi. Spesso l’una cosa, peraltro, è conseguenza dell’altra. Ecco cosa avrà pensato Carmine Gautieri quando ha concordato con la società di voler lavorare a porte chiuse durante la settimana. Lo ha sempre fatto, il nuovo allenatore della Ternana: normalmente dal giovedì in poi, ma in periodi particolarmente delicati anche più a lungo. Per esempio lo scorso anno a Latina: non si tratta affatto, dunque, di una novità o di qualcosa di inaspettato da parte dell'allenatore rossoverde.
Alcuni, però, alle porte chiuse a partire da domani nel derby ci sono rimasti male: aprire gli allenamenti della settimana pre-Perugia al pubblico avrebbe consentito a chi ne avesse avuto voglia, in particolare ai gruppi delle due curve, di stare vicini ai giocatori, incitarli e caricarli al massimo, come solo i tifosi prima di un derby sanno fare.
Ma questo probabilmente non serve. Se i tifosi vogliono dimostrare affetto e supporto alla squadra possono farlo anche senza guardare l’allenamento. Anzi, sarebbe il modo migliore. Perché la chiusura dei cancelli non vuole essere un estraniarsi dalla città, ma rimanere più concentrati sul lavoro. Non avere distrazioni per non sbagliare neanche una virgola. Al di là del rischio (o del pericolo) di venire contestati… È una quetsione di metodologia di allenamento. Come quando sei concentrato e qualsiasi interferenza potrebbe essere vissuta male.
Non è, ovviamente, una presa di posizione “contro”: è semplicemente una scelta diversa.
Magari – perché no, non siamo entrati ancora nella testa di Gautieri o di Pagni – condizionata anche dallo striscione di “bentornato” da Spezia. Per disinnescare eventuali tensioni, che proprio non servono in una partita che vive di nervosisimo: sia perché è un derby sia per la classifica.
Vincere sul campo spetta alla squadra. E per vincere deve poter lavorare al meglio (secondo le idee di Gautieri), con la massima concentrazione, preparando alla perfezione un derby che al 99% sarà una svolta per la stagione rossoverde, da un verso o dall’altro. È una partita troppo importante per essere sbagliata: ecco perché va preparata al massimo, con l’impiego di ogni singola energia fisica e mentale. Nessuna distrazione, ma neanche niente di nuovo: perché Gautieri dovrebbe tradire il suo modo di lavorare proprio nella settimana più importante dell’anno? E perché soprattutto fargliene una (eventuale) colpa?
Domenica in campo ci andranno le 11 Fere, 11 giocatori: il derby devono vincerlo loro, la salvezza devono centrarla loro. Sul campo. La tifoseria rossoverde può e deve stringersi attorno alla squadra anche senza poter andare ad assistere agli allenamenti in settimana e, soprattutto, deve essere il dodicesimo uomo in campo come – ahinoi – purtroppo non accade più spesso da anni. Questo ha “chiesto” lo staff e la società alla tifoseria. Potersi concentrare per scatenarsi – insieme – sul campo. E che funzioni tutto… altrimenti neanche le porte aperte cambierebbero il verso di una stagione maledetta…