Ternana, Tar e ripescaggi – Cosa succede adesso?
In attesa di capire e sapere se le motivazioni addotte dal Tar del Lazio, circa il respingimento del ricorso presentato dalla Pro Vercelli che interessava anche la Ternana, lascino qualche spiraglio per evitare di ripartire dall'inizio nell'iter giudiziario, siamo andati a cercare di fissare le tappe di quello che dovrebbe accadere da oggi.
Tralasciando il fattore campo, che salvo sorprese inattese, dovrebbe iniziare a far parlare di sè già domenica pomeriggio, abbiamo cercato di concentrarci su quella che sarà la strada da seguire all'intero del dedalo di vie della giustizia sportiva. Ovviamente, col respingimento del ricorso presentato dalla pro Vercelli, il Tar del Lazio ha decretato che l'organo competente per prendere decisioni sul format della Serie B, e quindi quello a cui le squadre interessate dovranno presentare ricorso, non è il Collegio di Garanzia del Coni, bensì il Tribunale Federale Nazionale; di conseguenza, come ovvio che sia, nella giornata di domani non sarà il Collegio a riunirsi alle ore 14, ma il Tfn. Naturalmente, in sè per sè, questa non sarebbe una notizia del tutto negativa per le squadre ripescabili, perchè il Tribunale Federale potrebbe anche esprimersi in favore del ripristino delle 22 squadre in Serie B, ma la decisione potrebbe essere contrastata dalla federazione e dalla Lega di B, che ricorrerebbero poi alla Corte federale d'Appello, poi ancora al Collegio di Garanzia del Coni, e al Tar, e volendo anche al Collegio di Stato. Come appare ovvio, dunque, quello che gioca contro la Ternana, la Pro Vercelli e le altre squadre coinvolte nella questione è soprattutto il tempo, che ripartendo dal primo grado di giudizio sportivo si dilata in maniera esponenziale.
Che cosa c'è da aspettarsi, dunque? Che le società coinvolte continuino la loro battaglia per il ripristino della legalità e della regolarità del campionato cadetto, ma certamente la Serie B dovrà attendere. Almeno un anno.