Ternana, i numeri del blackout di Guido Marilungo

Ternana, i numeri del blackout di Guido Marilungo

Che fine ha fatto Guido Marilungo? Ammettiamolo in molti se lo stanno domandando e anche da un po’ perché quello che sta scendendo in campo puntualmente non è lo stesso che ha fatto innamorare tutti ad inizio stagione. Ma andiamo a vedere i numeri della sua personale “crisi”.

L’attaccante di Montegranaro ha giocato complessivamente 15 partite segnando 6 gol. Un bottino buono. Il guaio è che Marilungo non va in rete da ben 7 gare. L’ultimo gol risale al successo per 3-0 nella gara contro il Gubbio al Liberati. Tra l’altro il primo su rigore della sua avventura alla Ternana. Da quel giorno l’attaccante è entrato in una sorta di tunnel dal quale sta faticando ad uscire.

Impietoso il confronto dei numeri se decidessimo di dividere a metà questa prima parte di stagione.

La punta è passata da un avvio sfavillante fatto di 6 gol in 7 partite per una media gol di 0,8 a 0 reti nelle seconde 8 gare con la media gol che si è inevitabilmente abbassata arrivando a 0,4.

Da quando Marilungo ha smesso di segnare sono arrivate le prime sconfitte, 3 per la precisione. Infatti fino a quando la punta è riuscita a trovare la via del gol la Ternana ha conquistato 18 punti, dopo ne ha portati a casa appena 8 facendo segnare un preoccupante -10 sul ruolino di marcia.

Come se non bastasse oltre ai gol che latitano ci sono anche le prestazioni che non convincono più fino in fondo al pari delle scelte. Come ad esempio quelle di lasciare agli altri la battuta dei calci di rigore: è successo contro il Rimini con Furlan è proseguito a Bolzano con Vantaggiato. In entrambi i casi la scelta è stata sbagliata così come le conclusioni dei due rossoverdi che non sono riusciti a trasformare in gol i rispettivi penalty.

Marilungo è uno dei giocatori più utilizzati da Luigi De Canio. E’ l’ultimo arrivato e inevitabilmente ora sta attraversando un periodo di appannamento fisico dovuto anche ad un ritardo di condizione che inizia a farsi pesare. Ma proprio perche da uno come si pretende il massimo, anche un periodo di difficoltà può essere un “problema”