TuttoC – Ternana, difficoltà e contestazione. Ma niente è perduto

TuttoC – Ternana, difficoltà e contestazione. Ma niente è perduto

Il sesto posto, i soli due punti di svantaggio dalla seconda posizione (occupata dalla Triestina, 29 punti) e una partita da recuperare (contro la Sambenedettese) non bastano. Perché dalla Ternana, dopo un campionato vissuto per metà in attesa di un possibile ripescaggio in B, ci si aspetta un torneo di vertice ed è chiaro che l’obiettivo del club di proprietà di Stefano Bandecchi (allenato da Luigi De Canio) sia il pronto ritorno in Serie B. Ma la situazione attuale non sorride: dopo un buon inizio, il primo posto è distante nove punti (Pordenone a quota 36, con lo scontro diretto vinto dai friulani al Bottecchia) e la classifica deriva dall’ultimo mese e mezzo in cui sono arrivate due vittorie e quattro sconfitte nelle ultime otto. Che ha portato a una decisa contestazione da parte dei tifosi, che ieri hanno fatto sentire la loro voce a squadra, tecnico e al club manager Paolo Tagliavento.

Rabbia dei supporters che deriva anche dalla deludente retrocessione dello scorso anno dalla Serie B: il 21esimo posto con 37 punti è arrivato al termine di una stagione iniziata sotto altri proclami e che non ci si aspettava potesse portare a questo epilogo. E nella contestazione il mirino era puntato anche sull’allenatore De Canio, che ha ereditato la squadra alla 27esima giornata dello scorso torneo cadetto e non è riuscito a salvarla. Voltata pagina, dopo un’estate rovente per le vicende legate al ripescaggio, la stagione era iniziata positivamente. Dopo non aver giocato le prime tre gare (in attesa della decisione del ricorso sul ripescaggio in Serie B), la squadra è scesa in campo a Pesaro alla quarta giornata contro la Vis (0-0) e, nelle prime dieci partite, sono arrivati cinque pari e altrettante vittorie. Con un Guido Marilungo in buona forma (7 gol) e una squadra che aveva raggiunto le primissime posizioni malgrado il minor numero di partite giocate.

Sembrava l'inizio di un monologo poi è arrivata la caduta nelle ultime settimane, iniziata il 26 novembre dopo lo stop nello scontro diretto con il Pordenone (1-0). Da quel momento altre tre sconfitte con Vicenza, Sudtirol e Ravenna (nell’ultima giornata), con quest’ultimo match che rischiava di costare caro al tecnico De Canio: la società lo aveva sollevato dall’incarico domenica mattina (Massimo Drago, Alessandro Calori e Serse Cosmi erano i papabili alla sostituzione), ma in serata Bandecchi è tornato sui suoi passi confermando l’allenatore. Una parziale attenuante la formazione di De Canio può averla: dal 4 novembre (1-4 nel blitz con il Monza al Brianteo), la Ternana ha giocato 12 partite in 51 giorni, in pratica un match ogni 4 e, a fine percorso, è comprensibile che le gambe siano più pesanti. Ma il tempo dei recuperi è finito e il ritorno sarà un girone ‘normale’, cioè alla pari di tutte le altre. Rimboccarsi le maniche e ripartire. Niente è perduto per le Fere.