Il nuovo messaggio di Bandecchi: “Il calcio ha litigato con me non il contrario”
"Ci tengo a precisare che non sono certamente arrabbiato con i cittadini ternani e so che i tifosi non sono tutti cosi. Ringrazio le istituzioni e in particolar modo tutti quei tifosi e cittadini che in queste ore mi hanno fatto giungere il loro supporto e la loro solidarietà.
Ma io sono un uomo normale, con atteggiamenti normali, la mia normalità continua a essere un tratto distintivo anche della mia crescita imprenditoriale. Credo sia quindi comprensibile capire che beccarmi degli sputi, rappresenta per una persona come me, la stessa cosa che se qualcuno mi sparasse addosso , siamo a un livello che va fuori da qualsiasi limite naturale. Questo non riguarda solo il tifo più caldo, dai filmati si può vedere che i primi insulti, molto pesanti nei confronti della mia persona,sono partiti dalle tribune dietro le panchine, non credo che tutto questo, dopo quello che ho dato, io debba continuare a sopportarlo .
La guerra l'ho già fatta, ho già dato. Voglio avere un rapporto sereno con lo sport. Il calcio è uno sport che dovrebbe basarsi su altri principi, non certo quello che ho visto , ed è per questo che mi sento fuori dal calcio. Non era prevedibile per me che accadesse questo, non me lo aspettavo, io ne sono rimasto colpito ancora una volta perché la mia umiltà, la mia serenità e il mio rivolgermi a tutti è stato evidentemente travisato. Aggiungo subito che sono ovviamente un imprenditore che mantiene i suoi impegni e finché non ci sarà qualcuno che porterà avanti questo progetto io rispettero questi impegni. Ora mi si sento fuori dal calcio perché è il mondo del calcio che ha litigato con Bandecchi non viceversa, perché forse chi si occupa di calcio appartiene a un altro mondo che non è il mio, e forse proprio per questo dovrò occuparmi di altre cose." Stefano Bandecchi