Lotta al match fixing: i numeri dell’Integrity Tour della Lega Pro
La formazione è un modus operandi per la Lega Pro. Soprattutto quella legata all’Integrity, che si rivolge a tutti i club della C, per condividere la cultura della trasparenza e della legalità.
Oggi si è tenuta, presso il club L.R. Vicenza, la seconda tappa dell’Integrity Tour 2019-2020, in partnership con Sportradar.
Gli incontri, partiti da Siena pochi giorni fa, sono tenuti da Emanuele Paolucci, Segretario Generale Lega Pro e dall’avv. Marcello Presilla, responsabile Integrity per l'Italia di Sportradar AG e sono rivolti alle prime squadre, allo staff, ai dirigenti ed ai giocatori della Berretti.
“L’Integrity Tour è un progetto collaudato e di fondamentale importanza per la nostra Lega- dichiara Emanuele Paolucci, Segretario Generale Lega Pro- perché con incontri sul territorio, nelle sedi degli stessi club di C, permette di formare ed informare del fenomeno delle frodi legate alle scommesse sportive e svolgere quindi una attenta attività di prevenzione. E’ uno strumento, che utilizza il massimo della tecnologia a disposizione, per preservare l’integrità e la credibilità del gioco del calcio”.
Numeri alla mano, l’Integrity Tour ha svolto con gli anni un’attività capillare che ha raggiunto 88 club e ha incontrato oltre 12.000 tesserati.
Al centro dei seminari, il tema del match-fixing e come contrastarlo. La Lega Pro oltre all’accordo con Sportradar, agenzia leader a livello mondiale nella lotta al frauding e al monitoraggio dei dati, ha adottato da tempo un Codice Etico, ha dato vita al Comitato Etico e all’Integrity Office, ufficio dedicato al monitoraggio, formazione, educazione e prevenzione.
Domani è in programma la terza tappa con il Padova Calcio.