Altra rabbia: i rigori negati contro la Sicula sono due

Altra rabbia: i rigori negati contro la Sicula sono due

Dobbiamo dire la verità, non ce ne eravamo accorti neanche noi.

Ma le immagini mostrate l’altra sera in televisione da TRT durante la trasmissione di Ivano Mari “Notte Rossoverde” non lasciano spazio per nessun tipo di equivoco.

Finale di primo tempo, 46 minuto in corso, pallone in area di rigore. Torrimino prova ad addomesticare un pallone alto in area di rigore, che rimbalza fra lui e Ferrara, difensore della Sicula Leonzio. Né l’attaccante rossoverde, né il difensore avversario calcolano bene, ostacolandosi a vicenda, il rimbalzo del pallone. Ma Ferrara, per evitare che Torromino riesca a prendere la palla, lo sposta con un braccio. In maniera inequivocabile e chiarissima.

Le proteste della Ternana praticamente si limitano al braccio alzato dell’attaccante e nulla più. Ma questa svista arbitrale fa il paio con l’altra – altrettanto clamorosa – di 20 minuti prima su Defendi.

Insomma: anche se la Ternana non ha fatto una grande partita avrebbe avuto non uno ma due calci di rigore da poter tirare e forse ora staremo parlando di un’altra posizione di classifica e di un divario meno netto con la Reggina proprio a ridosso dello scontro diretto.

E se la tensione sale – anche da Reggio Calabria giustamente si sentono in diritto di dimostrare che i rigori fischiati a loro favore sono netti, come dimostrato anche dai messaggi social del secondo di Mimmo Toscano, Michele Napoli – immaginatevi come si possono sentire i tifosi rossoverdi.

Non si chiede infatti nulla più che fischiare quello che accade sul campo. Senza regali o condizionamenti. Ma senza neanche andare ad intaccare un cammino complicato che la Ternana deve affrontare se vuole davvero riaprire il campionato.

C’è un unica cosa da fare: essere più forti anche delle decisioni arbitrali sbagliate. E soprattutto non fare in modo che queste possano essere un alibi. Serve arrabbiarsi sì, ma mantenere comunque la lucidità.