Di Cintio suio social: “Attenti a non creare squilibrio inaccettabile”

Il tema della ripresa dei campionati di calcio tiene banco nel mondo del pallone, fra coloro che sono favorevoli al ritorno in campo e chi, al contrario, mette prima di ogni altra cosa la situazione ancora caotica in cui versa il paese, che rende difficile ipotizzare di poter giocare a calcio. Di questa seconda schiera fa parte anche l'avvocato sportivo Cesare Di Cintio che, attraverso i suoi canali social, specifica come sia troppo presto ancora per poter ipotizzare il ritorno al calcio giocato e che, se sarà possibile farlo, andrà fatto soltanto quando tamponi e analisi saranno disponibili per tutte le categorie di popolazione maggiormente esposte al virus, per non creare squilibri. 

"Tutti i campionati giovanili sono interrotti definitivamente️

Non entro nel merito della scelta: non sono un virologo e quanto sta succedendo in Italia è troppo grave per fare considerazioni di qualsiasi tipo. Certo è che però questa decisione vada concettualmente in contrasto con quanto sta accadendo nel mondo del calcio professionistico, dove è in atto una vera battaglia per riprendere e portare a termine i campionati, per i quali si vorrebbero applicare protocolli stingenti con tamponi periodici ai calciatori.

E' chiaro che dietro ci siano interessi economici da tutelare. Però mi preme sottolineare un punto: che il calcio riparta (con tutte le misure preventive del caso), ma solo se e quando saranno disponibili i tamponi per tutte le persone malate (o asintomatiche) e per gli operatori di categorie a rischio. Altrimenti si creerebbe uno squilibrio moralmente e giuridicamente inaccettabile❗️".