L’Angolo Tattico di Ternana-Foggia: i tagli di Partipilo spaccano la difesa del Foggia

L’Angolo Tattico di Ternana-Foggia: i tagli di Partipilo spaccano la difesa del Foggia

Lucarelli centra l’ennesimo successo e lo fa, per la quinta volta in campionato, vincendo senza incassare alcuna rete, portando la Ternana al quarto successo in sette giornate.

Il direttore d’orchestra rossoverde guida la squadra alla vittoria contro il Foggia, senza cambiare lo spartito, che, finora, tanto bene ha funzionato.

La Ternana, infatti, scende in campo con il 4-2-3-1 che ha contraddistinto l’inizio di questa stagione, riproponendo la coppia Palumbo-Proietti in mediana, con Kontek scalato al centro della difesa e con Vantaggiato che si riprende il posto da titolare, come unica punta.

Proprio dai piedi di Proietti, nasce la prima grande occasione rossoverde, con il mediano che sfrutta il movimento di Partipilo alle spalle del difensore sinistro del Foggia, che, inizialmente, si schierava con una difesa a 3 con Ardizzone sulla sinistra e Ndiaye esterno a tutta fascia.

L’abile esterno rossoverde, autore del primo gol, ha sfruttato lo spazio lasciato dall’esterno del Foggia, per tagliare ripetutamente al centro, colpendo la difesa del Foggia, grazie anche ai passaggi filtranti dei mediani, in grado di accorciare in avanti, recuperare palla e verticalizzare prontamente, non contrastati dalla linea mediana del Foggia. Proprio le difficoltà ad accorciare sull’esterno e sui centrocampisti della Ternana hanno costretto Marchionni ad effettuare due cambi in una fase molto precoce del match, per cercare di contenere le sortite rossoverdi schierando i suoi con un modulo più accorto, con Di Masi e Garofalo a posto di Ndiaye e Dell’Agnello.

Con il nuovo modulo, Marchionni ha ottenuto il risultato di limitare la pericolosità della Ternana e, in particolare, sono apparsi meno brillanti e liberi di sfoggiare il loro estro sia Furlan che Falletti, a causa della densità portata dagli avversari e, ancora una volta, sono state le combinazioni tra Defendi e Partipilo ad apportare i principali pericoli alla porta avversaria con Laverone, che, invece, sul versante sinistro, rimaneva più arretrato ed accorto, in linea con i due centrali.

Dopo il gol del 2 a 0, realizzato su rigore da Falletti, Lucarelli ha cambiato lo spartito tattico, schierando una squadra più coperta, che potesse gestire il pallone con 3 palleggiatori in mezzo al campo, grazie all’ingresso di Damian e con 3 centrali in linea, per contrastare le offensive del Foggia. La Ternana ha, quindi, concluso la partita schierando un 3-5-2, con l’interessante variante tattica rappresentata da Palumbo, che, da mezzala di destra, era l’uomo designato per staccarsi in avanti ed affiancare nei contropiedi Torromino e Raicevic, andando a creare un inedito terzetto offensivo, con due uomini alle spalle del centravanti.

In difesa, la Ternana è stata, ancora una volta, molto attenta a non subire e non si segnalano particolari pericoli alla porta di Iannarilli, segnale, anche questo, di una fase difensiva che funziona, a partire dall’ormai classico pressing alto operato dalle mezze punte in coro col centravanti, sempre molto operoso, sia in area che fuori.