Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Teramo

Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Teramo

Verde: il sette e l'otto (e il primo).

A costo di essere ripetitivi: mamma, come gioca questa Ternana! Anche quando l'avversario non molla, anche quando prende fiducia e costruisce le occasioni buone per cercare di riaprirla, anche se di fronte si trovano i secondi in classifica, i rossoverdi visti ieri contro il Teramo sono sembrati ancora una volta una squadra di altra categoria, con meccanismi consolidati e valori tecnici che difficilmente possono essere pareggiati dagli organici di altre squadre. Contro gli abruzzesi i ragazzi di Lucarelli hanno sfoderato l'ennesima prova convincente, da vincenti, centrando l'ottava vittoria consecutiva in 12 partite, uno score che rischia di far venire il capogiro a chiunque si soffermi a pensarci su. Non è stata una passeggiata per le Fere, ma se il Teramo è secondo in classifica un motivo ci sarà, eppure i rossoverdi hanno avuto il grande merito di farla sembrare più agevole di quanto non fosse in realtà: difesa solida, seppure con qualche sbavatura, centrocampo sempre sul pezzo e un reparto offensivo pericoloso ad ogni occasione creata. Non è un caso, a tal proposito, che in 12 uscite ufficiali sia Partipilo sia Falletti abbiano trovato la via del gol in 7 occasioni, confermandosi spina nel fianco per chiunque si trovi a doverli fronteggiare. E non è casualità se i giocatori della Ternana che hanno segnato almeno un gol sono addirittura 14, ultimo in ordine di tempo (e probabilmente il più "significativo") Giuseppe Torromino, che ieri ha segnato il suo primo gol in rossoverde dopo un digiuno che in campionato durava da più di tre anni: se non è un segnale incoraggiante da festeggiare questo…

Rosso: mantenere i piedi ben saldi a terra.

Lo ribadiamo senza problemi il concetto secondo cui, nell'attuale girone C, nessuna squadra ha dimostrato una forma fisica e mentale, e un carattere forte e battagliero come la Ternana delle prime 12 giornate; lo ribadiamo, ma lo prendiamo anche come monito: guai a credere di essere irragiungibili e imbattibili. Lucarelli in primis, e tutti i suoi uomini in conseguenza, dovrà essere bravo come ha dimostrato di saper essere a tenere la squadra coi piedi ben saldi a terra, evitare che monti un eccessivo entusiasmo che potrebbe somigliare troppo ad una sopravvalutazione dei propri mezzi. Attenzione, non si tratta di scaramanzia, ma di semplice oggettività: la Ternana esprime un gioco da squadra di altra categoria, è vero, ma in qualche frangente si specchia un po' troppo, rincorre il preziosismo, il bello ed efficace, quando alcune situazioni potrebbero essere sbrogliate in maniera magari meno elegante ma sicuramente meno rischiosa. Con questo non si vuole dire che si debba mettere da parte il bel gioco, quello è una conseguenza logica di un atteggiamento mentale proprio di un gruppo di lavoro conscio e al quale le cose girano nel verso giusto; quello che conta, adesso e sempre, è tenere a mente di essere sempre perfettibili, migliorabili, mai arrivati fino a che non si sarà effettivamente tagliato un traguardo. Siamo d'accordo con Lucarelli quando, pur consapevole che la squadra gioca bene, vince e convince, cerca e trova il pelo nell'uovo su cui continuare a lavorare: una mentalità vincente si costruisce pure così.