Ternana che reazione. Lavoro e mercato per farla crescere ancora

Otto punti sul Bari da due anni grande favorito per la promozione sono tanti. Ma non bastano a far stare tranquilla la Ternana che ha ancora un girone intero da giocare in aggiunta all’ultima di andata, domenica prossima.

Però ci sono segnali confortanti che non si possono trascurare: segnali emersi dalla partita di domenica che ha portato tre punti in qualche momento insperati. Vediamo quali.

Il primo è legato alle condizioni meteo. Erano simili a quelle della prima giornata con la Viterbese ma è finita diversamente perché la Ternana è stata comunque più convinta di potercela fare avendo certezze dentro di se maturate in un intero girone. E poi, non si deve negare, ha avuto dalla sua la fortuna sotto forma di mira sbagliata degli attaccanti avversari. Due rigori sbagliati ci riportano ad una famosa partita contro l’Empoli quando furono Tavano a Maccarone a sbagliare. Ma lì c’era stata anche la furbata di “manomettere” il dischetto nell’area sotto la curva Est.

Altro aspetto positivo l’essere riusciti a vincere anche senza Falletti che di questa squadra è il catalizzatore del gioco, il rifinitore ma anche l’uomo che sa concludere in area e da fuori. Non avrebbe reso al massimo su quel terreno? D’accordo, ma pensate a quante punizioni avrebbe potuto generare.

Terzo indicatore. La Ternana è tornata a vincere dopo un mezzo passo falso interno con la Turris (guarda caso doppietta di Falletti) che le aveva negato il record assoluto di vittorie consecutive. Ha cancellato quello che poteva essere un pensiero cattivo e si è rigettata nella mischia con rinnovato furore.

Ancora un aspetto che ormai siamo forse tentati di sottovalutare o forse dimenticare. Ma da quante partite la Ternana è costretta a scendere in campo in formazione largamente rimaneggiata?. Una enormità. Eppure è sempre lassù davanti a tutti a dettare i ritmi altissimi di un girone che non può fare altro che omaggiare la propria regina. Col Monopoli sono tornati Kontek e Defendi, hanno faticato entrambi ma alla fine hanno pesato sulla prestazione e sul risultato (gol del capitano). Si è rivisto nel finale un Ferrante estremamente volenteroso. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per rivederlo al top ma è già qualcosa. Manca ancora un esterno mancino di ruolo (Mammarella e Frascatore) ma in una squadra che sa sacrificarsi Salzano fin quando ne ha avuto ha fatto il suo.

Insomma la rosa sta facendo la differenza insieme ad una capacità grande di fare spallucce a qualche provocazione che arriva dalle antagoniste più accreditate. Intanto Leone ha prolungato, Lucarelli che il contratto ce l’ha già, resterà per portare avanti un progetto serio che speriamo ad aprile possa dimostrarsi vincente.

Può essere davvero l’inizio di una grande storia anche perché tecnico e giocatori stanno già lavorando sugli errori commessi contro il Monopoli e Leone tiene d’occhio il mercato per migliorare l’organico se si presenterà l’occasione giusta. La superbia e l’arroganza non albergano da queste parti.