Altro giro, altra cinquina, altra (faccia della) Ternana

Altro giro, altra cinquina, altra (faccia della) Ternana

E con questa sono 4 le cinquine del campionato, la seconda consecutiva in casa. Dopo Catanzaro, Cavese e Casertana, tocca al Catania. E’ la nona partita, su 24, che la Ternana vince con almeno 3 gol di scarto. Più di un terzo quindi. Con Paghera sono 18 i marcatori stagionali. I punti di distacco li sapremo stasera. Ma anche questa partita lascia un’eredità.

La Ternana per dare il meglio di se non deve mai staccare la spina. Né della concentrazione, né dell’intensità. E’ questo quello che Lucarelli predica dall’inizio dell’anno. Sia per le partite e per cercare di far rendere al massimo la sua Ternana, sia per gestire il vantaggio e arrivare a fine aprile in testa alla classifica.

Ecco, gestione. La gestione della Ternana deve essere l’aggressione. Anche con i due gol di vantaggio la Ternana non può “permettersi” di rilassarsi. Perché in questo campionato tutti hanno voglia di mettere in difficoltà la prima della classe e tutti hanno il sogno di batterla. E siccome la Ternana non ha intenzione di mollare, né il primo posto in classifica né tantomeno la partita, ci prova. Non sempre ci riesce.

Ma in questa gara la Ternana ha avuto due conferme. La prima è che quella trasformazione in grande squadra che sa approfittare alla prima occasione delle occasioni e della grande qualità dei suoi giocatori sta cominciando a diventare un punto di forza della squadra.

La seconda è che gli accorgimenti tattici dalla panchina, con le sostituzioni, di Lucarelli, vengono assorbite nel miglior modo dai giocatori in campo. La Ternana ha saputo prima riprendersi la partita in mano e poi l’ha addormentata, l’ha addomesticata, con la difensa a 3 e il grande lavoro di Defendi e Frascatore sulle fasce.

Quindi, paradossalmente, sa anche gestire? Sì, certo che si. Soprattutto quando interviene la panchina. Come se ci fosse un pulsante che permette lo switch. Se giochi con Defendi e Mammarella, in una difesa a 4 però non puoi permetterti di fare i conti, soprattutto se accetti l’uno contro uno. Devi affondare e colpire. E’ quella la tua gara. E la Ternana l’ha fatto.

Se invece vuoi gestire ecco che arriva la capacità della Ternana di trasformarsi: difesa a 3, un trequartista in meno e un difensore in più. Ritmi più bassi, ma stesso sviluppo e pericolosità. Questa è una Ternana che sa cambiare e sa gestire. E mentre gestisce non perde la sua vocazione. Ora anche quella da killer: quando vede lo spazio affonda il colpo. E colpisce duro.