Catanzaro atteso al varco: ora ripetiti con l’Avellino. Ma la strada è in salita…

Dopo la Ternana, il Catanzaro sarà in grado di ripetersi contro l’Avellino? Ecco cosa non lascia ben sperare…

Alla fine è successo. La palma del bounty killer che si è aggiudicato lo scalpo più ambito se l'è portata a casa il Catanzaro che, con grande cattiveria, è stata la prima a battere la capolista Ternana. Ma per gli uomini di Calabro c'è ben poco da rilassarsi: già mercoledì, infatti, al Ceravolo scende un altro pezzo da 90. Arriva anche l'Avellino, secondo in classifica con -12 punti effettivi sulla Ternana. Anche Lucarelli ha voluto rimarcare questo punto in conferenza postpartita, con i suoi che molto probabilmente resteranno fermi per via della situazione Covid della Cavese: a Catanzaro hanno detto che quella di oggi era Lpartita. Speriamo tutti noi che, a maggior ragione, la sfida contro i campani sia altrettanto La partita. Ma sul punto, né noi né tantomeno Lucarelli nutriamo grandi speranze. In primo luogo, perché il Catanzaro ci arriverà molto stanco e forse anche molto scarico, dopo aver dato tutto oggi come in una finale di coppa; mentre l'Avellino arriverà bello fresco, complice l'opportuno turno di riposo oggi, nel quale non avrà solo recuperato le energie, ma anche studiato l'avversario. In secondo luogo, perché al Catanzaro, che oggi ha speso tanti interventi duri e ha rimediato molte ammonizioni, mancheranno due pedine chiave come Di Massimo e Martinelli. Infine, e non da ultimo: semplicemente perché la partita contro l'Avellino non è come la partita contro la Ternana. Su questo, ci rifacciamo alle parole in settimana del dg dei calabresi Foresti. Sarebbe grave però soltanto pensare che quelle dichiarazioni non si intendessero estendibili anche alla partita con l’Avellino. Ovvero dire: “Avellino credici, la Ternana si può battere”, va benissimo. Ma quando il tuo prossimo avversario è l’Avellino dovresti dire (e fare) altro: battere anche l’Avellino. Con lo stesso ardore messo in campo contro la Ternana. Altrimenti qualcuno potrebbe pensare male. Per cui nessuno ci crede, ma a Catanzaro (non fosse altro che per le parole di Foresti) dovrebbero crederci molto più che da noi…