Godi Ternana: questa è una vittoria da B

Godi Ternana: questa è una vittoria da B

Godi Ternana godi. Salta, balla, urla. Strilla, rotola, impazzisci. Di gioia. Perché oggi hai messo una pietra sul campionato incredibile. Oggi hai ammazzato tutti. I punti di distacco tornano ad essere 10 e in una partita in cui già si vedevano gufi e avvoltoi sopra il Liberati, sei riuscita a vincere una partita che ora significa tanto, se non tutto.

L’hai vinta con merito cara Ternana, perché ci hai creduto. L’hai vinta con tutti i tuoi giocatori a disposizione, panchina (soprattutto) compresa.

Se la partita fosse iniziata al 10’, ovvero quando ha iniziato a giocare la Ternana, il Bari avrebbe tirato in porta soltanto una volta.

Ma purtroppo quei 10 minuti (con almeno 3 occasioni da gol) ci sono stati e il Bari sui quei 10 minuti ci ha costruito la sua partita. E la Ternana ha fatto fatica. Ma non si è scomposta. Prima si è scrollata di grosso le incertezze e poi ha cominciato a macinare. Quando ha visto che non si poteva sfondare in un modo ci ha provato in un altro e poi un altro ancora.

Oggi non è stata la migliore giornata di Partipilo e Falletti. Ma la Ternana ha dimostrato di avere tante altre armi. E a noi – romanticoni – piace pensare che questa partita, così intensa emotivamente, l’abbiano vinta i due capitani.

Carlo, cuore d’oro, Mammarella, quello che dispensa saggezza e consigli si è messo a dispensare assist come cioccolatini. Il primo a Kontek, che già avevamo individuato come responsabile assoluto per il gol del vantaggio del Bari. E invece a fine partita rimedia all’errore e diventa il 19esimo marcatore stagionale. Un altro record. Il secondo Carletto lo dipinge per Marino Ironman Defendi. L’uomo che a 35 anni si è reinventato terzino e che si è letteralmente inventato un gol pazzesco.

Il gol del campionato. Grattatevi se volete, ma questo lo ricorderemo come il gol della B.

Perché può anche non pensarci Lucarelli ma noi all’Avellino ci abbiamo guardato eccome. E a 12 minuti dalla fine della partita della Ternana l’Avellino era a meno 4. A fine partita invece era a meno 9. 10 se consideri lo scontro diretto. Non è una vittoria da 5 punti questa, come ha detto Lucarelli a fine partita, ma anche da 5 e mezzo. Ed è stata una gioia incontenibile. Vissuta da noi a casa (purtroppo) e dai giocatori in campo.

Abbiamo visto Lucarelli esultare come un pazzo, prendere sulle spalle Falletti, abbiamo visto il cerchio di fine partita ballare come se fossero al Moulin Rouge (e Vert) (anche i giocatori avevano le gambe nude no?), abbiamo visto schiaffi in gruppo, sorrisi larghi così.

Abbiamo vissuto un antipasto di quello che sarà. Abbiamo liberato due settimane in cui ci siamo dovuti difendere anche dal fuoco amico, dai pessimisti che dicevano che era aperta la crisi e chissà ora cosa poteva succedere. Ecco cosa è successo: che la Ternana, con una prestazione magari non brillante (ma ricordiamoci che contro c’era il Bari…) ma tremendamente strategica ed efficace, è tornata a vincere. Contro i più forti del girone, insieme a noi, battuti andata e ritorno. Battuti in rimonta. Quando tutti ci credevano. E invece Lucarelli se non li ha potuti battere in un modo, ci ha provato in un altro e poi un altro ancora. E se non ci è riuscito Partipilo allora magari Falletti oppure Vantaggiato. Anzi no, Ferrante e Peralta. Anzi no Defendi e Mammarella. Per non parlare di Iannarilli che forse si era stufato di non essere mai il migliore in campo e quindi ha chiesto 10 minuti tutti per sé.

Brava Ternana ci hai fatto emozionare. Ci hai fatto godere. Godi anche tu.