Simone Longarini: “E’ meglio che la Ternana sia in mani più solide delle nostre” – VIDEO
Parla l’ex amministratore unico del club e figlio del precedente proprietario: “Abbiamo lasciato per il bene nostro e della società”
Parla Simone Longarini figlio di Edoardo ultimo patron della Ternana prima della cessione a Stefano Bandecchi. E proprio Simone, ai tempi amministratore unico del club ha raccontato a Ternana Time i motivi che spinsero la sua famiglia a vendere la società e non solo. Di seguito un estratto della lunga intervista che potete vedere in fondo all'articolo.
Vi siete pentiti come famiglia di aver lasciato al Ternana?
“No perché non potevamo fare diversamente perché era diventato un impegno sotto il profilo economico particolarmente gravoso per quelle che erano le nostre disponibilità economiche in quel momento ma soprattutto per quelle che sapevamo sarebbero potute divenire le disponibilità negli anni avvenire, lo abbiamo fatto per noi ma anche per il bene della Ternana. E’ meglio che sia in mani più solide delle nostre”.
Nella fase di cessione delle Ternana avete posto delle condizioni…
“La trattativa con Bandecchi non era partita benissimo perché ci furono dei momenti di attrito noi quando abbiamo deciso di uscire con quel comunicato che feci mi sembra a maggio era un lavoro al quale stavamo lavorando io e l’avvocato Proietti da gennaio, sapevamo che a livello locale ci sarebbero state tante persone che si sarebbero presentate interessate però aimé poche che avrebbero potuto garantire un certo tipo di solidità economica. In quel momento servivano dai 3 ai 4 milioni di cassa ogni anno per andare avanti. Avevamo circa 9 milioni di costi e circa 6 milioni di ricavi in Serie B per fare un campionato normale. Noi chiedevamo garanzie. Io ho conosciuto Bandecchi dopo avergli venduto la Ternana. Ci fu un primo incontro con Proietti e Ranucci dopo che l’avvocato mi disse che avevano superato la prima linea di garanzia. E’ stata una cessione particolarmente complicata e se non ci fosse stato Massimo Proietti sarebbe stato un casino. Manca a tutti perché aveva una capacità che aveva la capacità di metterti sempre a tuo agio”.
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