Ci vuole rispetto per Terni (e la Ternana)

Non ci fossero le parole e le immagini fissate su Youtube ci sarebbe da restare increduli. Un assessore della Regione Umbria che boccia senza mezzi termini un progetto che vale oltre cinquanta milioni di euro che l’amministrazione comunale di Terni ha definito “di interesse pubblico” con voto pressoché unanime, in Consiglio Comunale. Di un interesse quindi che va oltre quello dell’imprenditore e della società che rappresenta, nel caso la Ternana, che riguarda l’intera città, un territorio che, tra l’altro, ha sostenuto il progetto con oltre diciottomila firme.

L’assessore Coletto, titolare della sanità regionale, ha detto che il progetto stadio-clinica a Terni non si può fare. Punto. Che, casomai, Bandecchi e i ternani potranno rivolgersi al ministro Speranza per avere una deroga alla legge. Con una risata (forse nervosa) che risulta un'aggiunta anche un po’ irridente a quel no iniziale. (GUARDA IL VIDEO)

Due però sono gli aspetti da sottolineare.

L’interesse pubblico assegnato al progetto stadio-clinica ha ottenuto in conferenza dei servizi anche il parere favorevole della Regione, presente al tavolo; mentre la Asl si è astenuta senza proporre eccezioni. Quindi c’è stato un chiaro via libera alla progettazione definitiva che ha impegnato per mesi stimati professionisti e costerà soldi alla Ternana.

L’assessore però di tutto ciò non ha tenuto conto, forse perché non informato, così come avrà dimenticato recenti dichiarazioni della Presidente della Giunta Regionale Tesei che, correttamente, aveva rimandato ogni valutazione alla presentazione del progetto.

Sembra di assistere quindi ad un cortocircuito interno alla Giunta Regionale su una questione di enorme importanza che riguarda la metà sud dell’Umbria, che ha ricadute anche nell’alto Lazio e in altre aree confinanti. Ma al di la dell’importanza del progetto è l’atteggiamento inaccettabile dell’assessore che offende i ternani, la Ternana e Bandecchi. Si i ternani tutti, dai cittadini comuni a chi guida l’amministrazione comunale, Sindaco in testa, fin qui spettatori di una contesa inaspettata.