Bandecchi sulla sospensione non siamo d’accordo: ma solo per stavolta! E le spieghiamo perché

Il presidente in un’intervista a TMW (CLICCA QUI) si dichiara d’accordo con la decisione di sospendere il campionato come abbiamo riportato anche in questo articolo.

Noi sappiamo benissimo quanto Bandecchi abbia fatto in tema di prevenzione Covid, quanto sia stato in prima linea per trovare delle soluzioni concrete per poter far riprendere le attività e quanto tenga a questo tema. Forse – fosse dipeso esclusivamente da lui – non si sarebbe giocato proprio in questo periodo. Con così tanti positivi e con l’impennata che si alza sempre di più.

 

Ma visto che si è giocato anche in condizioni peggiori e che abbiamo dato per assodato che il calcio non può fermarsi, perché comunque rappresenta un comparto industriale (importante) del Paese lo slittamento di queste partite non è sufficiente.

Intanto perché – ribadiamo – il protocollo ha dimostrato di funzionare anche in assenza di vaccino. E questo è stato possibile allo sforzo delle società (anche e soprattutto a livello economico) che hanno avuto la cura di fare delle azioni preventive importanti. Proprio per difendere i loro investimenti.

In secondo perché comunque a gennaio (o febbraio) è difficile che il Covid abbia allentato la sua presa. Quindi oggi è il turno del Monza e della Spal trovarsi in situazioni complicate (la Spal su tutti), domani potrebbe toccare a chiunque altro. Non tutto è preventivabile.

In terza istanza perché spostando queste due gare di dicembre a febbraio si giocherà ogni tre giorni. Come abbiamo scritto qui è un tour de force molto importante. Che potrebbe portare a delle difficoltà: basterò un piccolo infortunio a far saltare 3 partite a un giocatore, importante o meno che sia. Senza sottovalutare che se invece dovesse esserci un nuovo problema Covid sarebbe davvero ingestibile.

E se il problema è l’ingerenza (o la decisione) delle ASL (come è giusto che sia, peraltro in termini di legge) come può cambiare questo nel giro di due mesi, da, momento che è sempre stato così.

Le Lega avrebbe dovuto difendere il protocollo, come ha fatto la Lega di A. Facendo perdere a tavolino chi non si presentava al campo, con il rischio (anzi la certezza, visti i precedenti) che comunque le gare si sarebbero dovute recuperare a prescindere. Ma la B è l’unico campionato che si ferma.

La Ternana ha votato a favore e Bandecchi spiega perché nell’intervista a TMW. Ripetiamo che nei principi generali non si può dar torto al presidente della Ternana, anche perché davvero lui ha sempre pensato questo. Non possiamo però escludere che in generale (e non necessariamente in casa rossoverde) ci sia un po’ di strategia. Recuperare le forze, riposarsi. Fare mercato e ripresentarsi agguerritissimi per un rush finale di stagione. Come se fosse una gara sprint invece che una maratona. Dove non tutti si parte allo stesso punto ma si può cercare di recuperare terreno in poco tempo.