Ternana e la “nuova” Fontana, un bagno di ottimismo per la città
L’inaugurazione della Fontana di Piazza Tacito rappresenta un momento di gioia per tutti i ternani, che fa il paio con l’anno pazzesco delle Fere
Ed eccola dunque, la fontana di Piazza Tacito, che torna in funzione. È stata ferma, immobile, e ci è mancata. È tornata come prima, con l’acqua come fonte d’energia e l’acciaio del pennone, simboli della vocazione all’operosa industriosità di Terni e dei ternani.
Forse non è un caso che l’inaugurazione della “nuova” fontana coincida con l’anno dell’ascesa della Ternana, squadra che grazie a Lucarelli e al Presidente Bandecchi , è diventata punto di riferimento non solo in ambito sportivo ma anche imprenditoriale per molti in Italia.
L’opera di Ridolfi e Cagli, nel suo progetto iniziale, aveva lo scopo di dare un nuovo volto alla città di Terni, uno spazio cittadino nel cuore della città, quello di piazza Tacito, che doveva essere il punto di raccordo con la stazione e le aree industriali. La fontana doveva essere “dinamica” come Terni negli anni lo è stata, grazie alla sua fabbrica che tante generazioni ha cresciuto.
E così anche il patron Bandecchi, come l’architetto romano Mario Ridolfi all'epoca, cerca oggi con grande grinta di cambiare il corso delle cose, con il suo progetto ambizioso, di risollevare non solo le sorti sportive ma soprattutto economiche di una realtà come quella ternana, colpita fortemente dalla crisi economica di questi anni.
Così come la fontana è stata posizionata al centro della principale piazza cittadina, Bandecchi vuole mettere la Ternana al centro di un progetto di rinnovamento sportivo di una Regione che ne avrebbe tanto bisogno. Lo stesso presidente rossoverde ha più volte sottolineato come sia indispensabile per l’Umbria trovare una svolta in questo senso per non finire risucchiata da qualche altra regione.
Per tornare alla fontana, una delle parti più impegnative è stata sicuramente quella relativa alla realizzazione della superficie musiva della vasca. I vari slittamenti sono stati proprio a causa della difficoltà della realizzazione dei mosaici. Anche la stessa Ternana in questi anni ha attraversato momenti difficili, con crisi tecniche e retrocessioni dolorose. Dopo 3 anni, la squadra rossoverde è tornata in serie B, con la stagione dei record a suggellare un anno fantastico.
Lo stesso Bandecchi ha dovuto nella sua esperienza a Terni, mandare giù tanti bocconi amari, ma così come Terni e i ternani non mollano di fronte le difficoltà (siamo nati per tribbolà, recita un famoso detto) anche lui non ha mai pensato di mollare, di abbandonare senza prima aver fatto qualcosa di importante dimostrando come Il successo non sia per forza vincere ma sia anche saper resistere alle sconfitte.
Il sodalizio venutosi poi a creare con Lucarelli ha fatto sì che tutta la città si stringesse come forse non succedeva da tempo alla sua squadra, che i tifosi e non solo si rispecchiassero in quei valori genuini di un calcio forse ormai sbiadito dove allenatore e società hanno le stesse idee, stesso progetto, stessi valori.
E così come nel lontano 1934, la costruzione della fontana era diventata una battaglia per l’affermazione della “modernità”, anche oggi la battaglia per un futuro diverso per la Ternana e per Terni è la priorità del nostro Presidente sperando che l’inaugurazione della fontana di Piazza Tacito rappresenti un punto di partenza dal quale augurare un futuro ricco di ottimismo per i colori rossoverdi e per i ternani.