E’ stata tutta colpa del maltempo…

Un detto popolare recita che “una rondine non fa primavera” … figuriamoci undici rondinelle in cerca della prima vittoria in campionato. E primavera non è stata al Liberati, vestito con l’abito delle grandi occasioni per celebrare la partita n. 3000 delle Fere.

Una coreografia colorata e festosa ha accompagnato l’ingresso in campo dell’undici rossoverde, che nell’intento dei 7000 presenti doveva passare alla storia, essere celebrato negli annuari del mondo pallonaro, e restare scolpito nella memoria storica di una tifoseria innamorata dei suoi calciatori da ricordare. Ma così non sarà … per colpa del maltempo.

Tremila palloncini rossi e verdi sono stati liberati dagli spalti per colorare il cielo grigio che incombeva sulla città, ed hanno spiccato il volo per disperdersi loro malgrado nell’atmosfera, senza poter godere dell’imminente spettacolo.

Ma come recita una nota canzone italiana,“uno su mille ce la fa” e così tre di loro sono tornarti alle base. Ed è qui che entra in gioco il maltempo.

Il GPS che ha guidato il primo nel suo rientro ha ricevuto le coordinate esatte ed è finito nella porta del Brescia, gli altri due avevano il segnale disturbato e sotto gli occhi attoniti di tutti hanno atterrato mestamente nella porta sbagliata.

Il primo non voleva entrare, ma ha perso definitivamente la rotta fra un groviglio di gambe, l’altro è stato sospinto verso l’alto dal portiere rossoverde, che l’ha invitato a riprendere il volo e cercare il giusto bersaglio, ma ormai il segnale era sparito del tutto ed è ricaduto sulla testa di un avversario che, con facilità, lo ha ancora depositato nella porta sbagliata.

A nulla sono valsi gli sforzi delle Fere per raddrizzare il risultato, i palloni erano tre, ed erano finiti.

Sabato si torna in campo in quel di Siena per la prima del quarto millennio rossoverde è un’altra occasione storica per essere ricordati!