Una decisione MERAVIGLIOSA

Andreazzoli ha alzato la voce, e non solo metaforicamente, in sala stampa. E allora cerchiamo di capire cosa è successo e perché la Ternana è arrabbiata.

Intanto per l’episodio, perché anche stavolta si sta recriminando su una situazione arbitrale che non sorride certamente ai rossoverdi.

Stiamo parlando ovviamente del gol (peraltro straordinario) annullato a Partipilo. Annullato per fallo di mano di Palumbo all’inizio dell’azione. Ma già qui non siamo d’accordo con l’interpretazione di tutta la truppa arbitrale (VAR e AVAR compresi).

Palumbo fa fallo ed evidente. La palla finisce fra i piedi dei giocatori del Parma e subito dopo la Ternana lo riconquista. L’arbitro, dalle immagini, non da vantaggio. Non se ne accorge proprio. Così viene richiamato dal VAR, che però gli fa vedere solo il tocco di mano del centrocampista rossoverde e non quello che è successo dopo. E questo è un errore molto importante perché dopo quel tocco di mano la palla entra nella disponibilità del Parma che non ne approfitta.

Questa disponibilità viene percepita in campo. Tanto che per alcuni giocatori l’arbitro avrebbe dato il vantaggio, come ha detto Palumbo in conferenza stampa. Ma qui il problema non è (solo) se ha dato vantaggio o meno, ma perché non è stato preso in considerazione il resto dell’azione.

Il Parma il pallone lo ha giocato. Lo ha giocato male e lo ha perso. Il fallo di mano di Palumbo quindi fa parte di un altra azione. Anche se i protagonisti sono gli stessi (Palumbo e Partipilo) il fatto che il Parma abbia giocato il pallone fa in modo che si riparta da capo.

Poi – se proprio vogliamo essere ipergarantisti – possiamo anche arrivare a dire che si può valutare se davvero il possesso del Parma sia effettivo o meno. Ma bisognava farlo valutare. I vertici arbitrali alla Ternana hanno detto che il tocco dei giocatori del Parma è da giudicare fortuito, troppo breve il possesso per poterlo giudicare una nuova azione. Su questo ci permettiamo di dissentire. E voi andatevi a riguardare l’azione. I giocatori del Parma (due) si ostacolano a vicenda. Avrebbero potuto giocarla meglio. Sicuramente lo avrebbero fatto se non fossero stati in due. Quindi lo stop di mano di Palumbo favorisce il Parma che non ne approfitta e perde il pallone. Ecco perché in campo pensavano avesse dato vantaggio.

Quindi due errori: l’arbitro non vede il fallo di mano, che si vedeva anche dagli spalti in maniera evidente (primo errore) e (secondo errore) il VAR non manda anche il resto dell’azione da far vedere a Meraviglia, ma solo il momento del tocco con la mano, senza poter dare all’arbitro di campo tutti gli strumenti necessari per poter valutare bene la situazione.

Nessuno ci dice che avrebbe convalidato il gol, ma avremmo avuto la sensazione qui a Terni che almeno le cose erano state fatte per bene.

E non vogliamo neanche pensare che l’errore commesso sia ancora più grave. Ovvero che in campo sia stato davvero dato vantaggio (decisione che tecnicamente non si può cambiare essendo avvenuta a metà campo e non in area, visto che il VAR può intervenire soltanto su situazioni non viste dall’arbitro, anche se nel caso dei gol può essere anche questo oggetto di interpretazione) e che si sia tornati sulla decisione, con l’utilizzo della moviola in campo, praticamente. Una vivisezione, un RIS.

La Ternana è arrabbiata anche per le disparità di trattamento. La scorsa settimana a Cosenza un rigore non dato a Partipilo: per lo stesso fallo in questo weekend il rigore è stato invece dato. Per non parlare poi del rigore dato al Modena che poteva inguaiare i rossoverdi, visto che il Modena era tornato sotto. 4 punti in più con questa classifica volevano dire tantissimo. Ed è per questo che si è voluto sottolineare con forza questo.

Perché come diciamo sempre sono i dettagli che fanno la differenza. E se in settimana si lavora per migliorare gli errori e costruire un’identità è giusto che la stessa attenzione anche da parte degli arbitri. O almeno lo stesso metro di giudizio. Senza doversi meravigliare più