Cessione Ternana: il closing slitta, ma non salta

Molto probabilmente per arrivare a una definizione formale dell’affare bisognerà aspettare lunedì o al massimo martedì mattina poi…

Passato un altro giorno, che sarebbe dovuto essere decisivo per la cessione ufficiale della società. E se non si respira un clima di sfiducia e se questo tempo in più rientra assolutamente nelle casistiche e nella normalità di procedure di questo tipo, è altrettanto evidente che se le questioni non si sono definitivamente appianate in queste ore, difficilmente lo saranno nel weekend.

Così bisognerà aspettare ancora un po’ e l’obiettivo di Bandecchi, quello di vendere subito, prima del trittico delle tre partite in una settimana, per regalare la giusta tranquillità alla squadra, non è praticabile.

Che la strada sia tracciata è evidente. Ma che chi vuole percorrerla deve compiere esattamente i passi che ha indicato Stefano Ranucci nella trattativa è altrettanto scontato. Senza questi passaggi, chiamiamoli formali, la cessione non avrà luogo. E’ come se fossero delle garanzie che la Ternana ha richiesto. 

Chiedere 20 milioni di euro per la Ternana, significa garantirsi una clientela di fascia medio alta: chi può permettersi quella spesa è uno che si può permettere anche altro. Questo è – crediamo – il ragionamento fatto all’Unicusano. Non è solo una questione di valore della società o di soldi da recuperare dopo le inchieste di cui il presidente Bandecchi è protagonista. 

Quindi molto probabilmente, per arrivare a una definizione formale dell’affare bisognerà aspettare lunedì. O al massimo martedì mattina. Poi, se non saranno arrivate tutte le garanzie che la Ternana chiede (fondamentalmente gli assegni circolari, di cui lo stesso Bandecchi ha parlato a più riprese) ci sarà un cambio di strategia: quale? Al momento lo sa solo Bandecchi.

La nostra sensazione è che oggi si stia privilegiando il canale con Guardascione-Di Lauro, ma che nessuno ancora (degli altri pretendenti, per ora senza volto) sia fuori corsa. Se dovessimo prendere un paragone dalla Formula1, è come se fosse la griglia di partenza… chi è in pole position non è detto che poi abbiamo una buona partenza o che riesca a vincere il Gran Premio.