Ternana, rotto il silenzio, parla Leone

Il diesse a 360 gradi: dalla vendita della società alla figura di Ferrero, passando per Andreazzoli, il mercato e il nuovo allenatore

Ternana, rotto il silenzio, parla Leone

Direttore Luca Leone fra pochi giorni si inizia e si sta vivendo un momento di grande confusione. Non c’è l’allenatore, molti giocatori in partenza (e alcuni già partiti). La piazza è disorientata. Cosa sta succedendo?

Capisco che i tifosi vivano male questo momento. Ma io credo che sia normale. La società sta cambiando proprietà, c’è una due diligence in corso e questi sono sempre momenti delicati. Vi assicuro però che si sta lavorando per l’interesse della squadra: lo stiamo facendo tutti i giorni per farci trovare pronti. Avremmo – a prescindere – voluto cambiare perché comunque il grosso del gruppo che veniva della C aveva dato tanto e aveva dato tutto. Noi siamo pronti, per qualsiasi evenienza, qualsiasi cosa succeda. Capisco che queste sono solo parole: presto arriveranno i fatti. Ci vuole un po’ di pazienza, anche se mi rendo conto che è difficile chiederla, come la fiducia. La fiducia si dà, non si chiede. La pazienza pure. Io sono convinto che quando arriveranno i fatti, si cambierà il punto di vista.

A proposito di fatti: c’è Ferrero o no nella nuova proprietà?

Io della trattativa di cessione so veramente poco. E’ pure in corso. A me non risulta sia l’acquirente, ma dovete chiedere a Bandecchi non a me. Se si concluderà o con chi. Che sia un amico del nuovo possibile presidente sì e anche che sarà una persona a cui Guida si appoggerà per sfruttare le sue conoscenze e le sue competenze, pure. Io ho avuto modo di confrontarmi con lui in questi primi giorni. Mi sembra che abbia le idee chiare su che tipo di approccio bisogna avere nel calcio. Ci siamo trovati su molti temi, magari non tutti, ma è normale dialettica. E’ schietto, diretto, rapido. Conosce certamente il mondo del calcio. E il campo lo ha dimostrato: i risultati della Sampdoria li conoscete tutti. Anche sul mercato.

Ci spiega cosa è successo con Andreazzoli?

E’ tutto molto più semplice di quanto si creda. Quando Andreazzoli è stato richiamato c’era Bandecchi e un certo tipo di discorso che era stato affrontato insieme. Ora sta per cambiare la proprietà e quindi sono cambiati – ovviamente – dei riferimenti, sono cambiate alcune strategie. Probabilmente questo tipo di situazione non è stata più ritenuta ottimale per proseguire il lavoro e quindi le strade si sono separate. Lo ritengo anche normale, in momenti come questo. Non è la prima volta che succede e non sarà l’ultima. L’importante per la Ternana è che chi alleni la squadra si convinto, sia affamato, sia sereno. E questo sarà il nostro compito.

Quindi chi sarà il nuovo allenatore: lo sapete già?

Noi si, abbiamo le idee molto chiare. Ma ci vuole un po’ di tempo e un po’ di pazienza. Lo so che in questo momento i tifosi vorrebbero vedere tutto in ordine. La verità è che come se fossimo in fase di trasloco: tutto sembra difficile e insormontabile, ma basta rimettere a posto gli scatoloni e ci si godrà la nuova casa. Dovremo essere bravi a farlo nel minor tempo possibile ma non dobbiamo neanche avere fretta. Con la fretta non si conclude nulla, se non cattivi affari. Meglio prendersi mezza giornata in più ed essere ancora più sicuri.

E’ vero che avete parlato con De Rossi, è vero che in una possibile rosa c’è anche il nome di D’Angelo?

Sono due bravissimi allenatori, ma io non faccio nomi, non è corretto. Né per la Ternana né per chi abbiamo contattato. Ribadisco un concetto: la Ternana avrà l’allenatore e sarà un allenatore che sposerà la nostra impostazione e che crederà nella squadra

Ecco… ma che squadra? C’è un clima di smobilitazione

I nostri giocatori sono richiesti sul mercato. E c’è chi – legittimamente – vuole andarsene. Abbiamo anche noi necessità di ripartire con un nuovo ciclo. Io voglio bene a tutti i ragazzi che sono stati qui: sono io che li ho presi e so quanto valgono. Mi dispiace anche che non siamo riusciti a fare di più. Ma non c’è nessuna smobilitazione. Andranno via dei giocatori, ne arriveranno degli altri. La Ternana sarà competitiva, non sarà una squadra allo sbando. Impossibile.

E quindi gli obiettivi per il prossimo anno quali saranno?

Io non credo che ci sia qualcuno che parta per un campionato con l’intenzione di perdere. E non conosco nessuno che prima di scendere in campo non voglia vincere la partita. Io voglio vincere le partite. Lo vorrà l’allenatore, lo vorranno i giocatori. Se ci riusciremo bene, se non ci riusciremo dovremmo capire perché. La nuova proprietà vuole certamente abbassare i costi di gestione della Ternana: ma questo non ci impedirà di fare mercato, di avere dei giocatori importanti (che già stiamo trattando), di avere una mentalità vincente, di scendere in campo per vincere le partite. A prescindere da chi sarà il proprietario della Ternana, la squadra avrà sempre queste caratteristiche.