Rispetto a chi c’era la passata stagione (Ferrante incluso che comunque, come quest’anno ha iniziato) sono andati via in 19. Chi per scadenza contratto (3: Kaprikas, Mazzarani ma soprattutto il capitano, Marino Defendi), chi perché era in prestito (2: Colulibaly e Cassata), chi perché è stato venduto (13: Bogdan, Ndir, Martella, Ghiringhelli, DI Tacchio, Paghera, Proietti, Palumbo, Agazzi, Capanni, Donnarumma, Pettinari e appunto Ferrante).

Questi 19 con la maglia rossoverde hanno messo insieme 1254 presenze con la maglia rossoverde, 128 gol e 119 assist. Il grosso naturalmente è “portato” dai reduci della promozione. Ora in squadra ne rimangono soltanto tre (Iannarilli, Celli e Falletti), oltre naturalmente a Lucarelli.

Questa estate ne sono partiti addirittura in 7. Compreso Ndir che nell’anno della promozione, contro la Cavese fece la sua unica presenza con la maglia della Ternana. Compreso Ferrante che dopo la promozione (in un anno per lui tormentato visto l’infortunio) ha giocato con la Ternana solo agli inizi del campionato. In totale fanno 839 presenze con la maglia rossoverde. 91 gol e 96 assist. E solo questo dato la dice lunga sulla straordinaria qualità di questi giocatori e di quella squadra: più assist che gol!

C’è chi è andato via il primo giorno della nuova stagione. In silenzio, senza neanche un ringraziamento da parte di nessuno. Dopo tante parole seguite da zero fatti. Certo il cambio di proprietà non ha aiutato ma quello che Marino Defendi ha dato alla Ternana sotto ogni punto di vista è lampante. Ha trovato sistemazione in zona, a Narni, perché lui si sente a casa qui da noi ormai. E scherzo del destino proprio a Narni si allena la squadra… il capitano di tante stagioni, 10 ruoli ricoperti, la faccia messa in ogni circostanza, nel bene e soprattutto nel male.

C’è chi è andato via fuori tempo massimo addirittura. Come Paghera e Proietti. I due pretoriani della prima ora. Addirittura contestati (sui social) perché la trattativa per lo scambio con Viviani non stava procedendo. E in molti hanno fatto finta di dimenticare che hanno giocato infortunati, in qualsiasi condizione e in qualsiasi ruolo o in qualsiasi momento, senza fare polemica.

C’è chi è andato via portando alla Ternana soldi dalla cessione: forse gli unici andati via senza che la Ternana abbia pagato, Palumbo e Partipilo. Due giocatori straordinari tecnicamente a cui auguriamo che il meglio non si sia visto solo a Terni. 

Di questi giocatori (Defendi, Paghera, Proietti, Palumbo e Partipilo) tutti hanno portato la fascia di capitano sul braccio, tanto per capirci. Tanto per capire lo spessore e la qualità, se sono rimasti a Terni anche nel momento in cui si era alzata l’asticella. Rimarranno – come gli altri che già sono andati via – per sempre nella storia della Ternana, come protagonisti assoluti di una stagione indimenticabile e di quelle che hanno seguito, quelle del sogno soltanto sfiorato, forse neanche avvicinato. Hanno fatto parte di un progetto – quello di Leone e Bandecchi – che ora non c’è più, che è stato cancellato quasi definitivamente con questo mercato. Ed è stato cancellato non senza averci rimesso, visto che comunque per portare avanti questa nuova filosofia della nuova proprietà, è stato necessario elargire alcune buoneuscite.

Ora ci si affida ancora a Lucarelli, che di queste stagioni è stato protagonista, e a un gruppo di ragazzi di grandi qualità e ambizioni. L’inizio non particolarmente felice non deve far perdere l’entusiasmo. Come ha scritto Lucarelli si sapeva che sarebbe cambiato molto. Lo sapevamo tutti: non pensavamo, forse, sarebbe stato così “doloroso”. Ma nel calcio bisogna guardare avanti, senza rimorsi.

A noi – come a tutti i tifosi – tutti questi ragazzi rimarranno sempre nel cuore. Davvero. Perché hanno dato a questa maglia e a questa città quello che avremmo dato noi. Hanno dato passione, hanno dato lacrime, hanno dato risate, hanno dato i loro anni migliori, hanno dato sudore, hanno dato gioia, hanno dato tutto quello che avevano. Hanno fatto parte di un gruppo, costruito anno dopo anno, che aveva un sogno e che non è riuscito a centrarlo. Ma questo non significa non averci provato.

Il calcio non è un’equazione, altrimenti vincerebbero tutti. Alle volte ci vuole culo, ma la Ternana non ha avuto culo. Forse il culo è stato averli insieme questi ragazzi: hanno creato una chimica particolare che li ha portati ad essere speciali. Ora Lucarelli ha un vero onere in più: essere lui uno dei pochissimi a poter rinnovare la tradizione di quello spirito. Insieme al capitan Falletti, a Iannarilli e Celli. 

A volte la quotidianità fa apparire ordinario lo straordinario. A volte fa bene fare un passo indietro e controllare tutto da più lontano. Non si vive di ricordi, ma la memoria aiuta ad essere migliori. E il grande augurio che facciamo a questo nuovo gruppo e riuscire a ritrovare quello spirito che aveva quella squadra. Perché così arriveranno anche i risultati: che possono essere anche migliori di quelli dichiarati. Alle volte basta crederci!