Preoccupata o no, la Ternana deve dare un segnale importante
Dieci punti dividono in classifica la Ternana dal Modena. Viaggiano con grande affanno i rossoverdi, filano via sicuri i canarini dopo la vittoria sul Brescia nel recupero di martedì. Certo, le due squadre hanno obiettivi diversi. Lo spiega da solo il passaggio di Antonio Palumbo dalla Ternana al Modena. Il centrocampista napoletano è uno che sposta gli equilibri. La Ternana ha scelto di farne a meno. Ora, inevitabilmente, ne sente la mancanza. Ma a questo era preparata. Casomai un po’ stupiscono le dichiarazioni di grande affetto del tecnico rossoverde che con Palumbo non è mai stato tenero.
Ma nel calcio esaltare la forza altrui è un giochino utilizzato spesso per celare, almeno in parte, le proprie carenze. Però il punto della questione non è questo, bensì l’importanza che riveste il confronto con il Modena proprio in virtù della classifica maturata fin qui dai rossoverdi. Che non può essere presa come riferimento assoluto perché la serie B propone spesso ribaltamenti inaspettati sia nel rendimento che, di conseguenza, nelle valutazioni.
Una partita importante perché la Ternana, aldilà della sconfitta con il Brescia, ha soltanto sei punti in classifica e tanti deve conquistarne per agguantare la salvezza e recuperare in fretta su quelli che, per ora, hanno la salvezza in pugno.
Noi ci iscriviamo al gruppo dei preoccupati, non siamo tranquilli come lo è Lucarelli che, a differenza nostra, può valutare la squadra ogni giorno ed ha conoscenze tecniche sicuramente superiori alle nostre. Però la preoccupazione, legittima, è uno stato d’animo che solitamente ti prende quando le cose non vanno bene. Sei punti in 10 partite, una sola vittoria, tanti gol presi come succede ormai da anni e fatti invece col contagocce (tolti i 3 alla Reggiana sarebbero 6 in nove partite) non ci fanno stare tranquilli. Ci preoccupano. Sarà una nostra debolezza ( e di una buona fetta di tifosi) ma ci sia concessa.
Non lo è la Ternana, a detta di Lucarelli. Speriamo sia frutto di una consapevolezza di qualità e stato di salute che tecnico e giocatori valutano quotidianamente. Non può essere frutto di incoscienza. Ne siamo certi.
In ogni caso la verifica l’avremo domani a partire dalle 16,15. Quando da Iannarilli all’ultimo dei convocati, tecnico compreso, avranno la possibilità di smentire le nostre preoccupazioni che, lo chiariamo subito, resteranno tali anche in caso di auspicato risultato positivo. Perché il campionato è lunghissimo e nessuna squadra, fin qui, è parsa rientrare a pieno titolo nel gruppo delle “quattro più scarse di noi” auspicato da Lucarelli in estate.