Nuova Ternana, vecchi difetti

E’ cambiato tutto per non cambiare nulla. Perché, evidentemente, non solo non basta (giustamente) una settimana per cambiare una tendenza così marcata. La Ternana si presenta all’appuntamento che poteva cambiare la stagione con la giusta mentalità e il giusto approccio. Una gara gestita bene, con i giusti tempi. Con diverse occasioni da gol per portare a casa i tre punti. Ma come troppe volte è successo nel finale non riesce a concretizzare.

Stavolta il rammarico è doppio, forse triplo. Intanto perché vincere a La Spezia significava affossare gli avversari, rilanciare il morale, dare un senso diverso al cambio in panchina, capire che si può davvero dare una svolta positiva alla stagione. E poi perché stavolta non c’è soltanto il gol subito nel recupero, ma anche la gigantesca occasione capitata sui piedi di Favasuli… insomma non è stata una Ternana che si è tirata soltanto indietro, ma c’è stata anche la possibilità di essere cinici e concreti.

La Ternana ha creato più dello Spezia (come altre volte era successo durante questo avvio di campionato), ha avuto la forza e la bravura di andare due volte in vantaggio. E anche di soffrire relativamente poco. Ma certi errori si pagano e quest’anno la Ternana li paga tutti.

Era successo contro il Como (addirittura sconfitta). Era successo contro il Sudtirol (anche in quel caso pareggio). E’ successo oggi, di nuovo. Ed è successo ancora che la Ternana prende gol, stavolta due. Il primo autogol della stagione, capitato a uno dei più continui, certamente quello che ci mette sempre la gamba per evitare il peggio.

La delusione è molta ed è difficile da mandare giù: questa vittoria a portata di mano è davvero sfumata nel peggior modo possibile. 

Ci sono anche dei risvolti positivi: la Ternana ha giocato ancora una volta bene. Breda ha portato ancor più presenza offensiva, con Falletti molto ispirato, con Favilli che finalmente sta bene fisicamente, con una squadra che – soprattutto nel primo tempo – ha provato a gestire la partita e a creare diverse occasioni pericolose. Il trequartista funziona, la mobilità delle due punte è stata efficace (non solo in fase offensiva). Ci sono da registrare alcuni movimenti, ma la strada potrebbe essere giusta. I gol – è vero – sono arrivati da calcio piazzato. Ma i rossoverdi hanno creato diverse occasioni da gol. Avrebbero meritato la vittoria: contro uno Spezia frastornato, che è andato molto sui nervi e che ha subito anche la contestazione dei suoi tifosi. 

Il percorso di Breda, appena iniziato, ha subito fatto vedere al neoallenatore rossoverde quali sono le virtù e i vizi di questa squadra. Come fosse un bignami della stagione. Ora ci sono due settimane per lavorare. Ma con una classifica che è veramente dura da guardare. Sempre ultimi in classifica con la Feralpi. Con la zona playout/salvezza ad almeno 5 punti. Pensare che potevano essere 3 (una sola partita) fa ancora più male. Oggi il bicchiere è mezzo vuoto, magari fra qualche ora no. Il compito di Breda è di cambiare prospettiva e cominciare a riempire sto benedetto bicchiere. Tutti sanno che è un’impresa: i tre punti di oggi sarebbero davvero stati una cascata d’acqua.